Nocciolicoltura, un convegno su meccanizzazione e sviluppo

di Salvo Lapietra
16/08/2016

Si terrà il 22 agosto 2016 a Sant’Agata di Militello (ME), presso la sala consiliare del Castello Gallego, l’evento finale di un importante progetto di ricerca applicata riguardante la razionalizzazione della meccanizzazione della nocciolicoltura nelle regioni corilicole italiane, spesso caratterizzate da aree poste in forte declivio. La Sicilia, infatti, con i suoi circa 12.000 Ha di superficie investita a nocciolo, per lo più concentrata proprio sui Nebrodi, fa a buon diritto parte delle regioni corilicole italiane insieme al Piemonte, al Lazio ed alla Campania.Si tratta, come si comprende facilmente, di un aspetto di estrema importanza per il nostro territorio dove le difficili condizioni giaciturali (zone molto acclivi) dei terreni interessati dalla coltura del nocciolo condizionano molto la coltivazione stessa e comportano elevati costi di gestione. Si pensi, per esempio, ai costi della raccolta che, in alcuni casi, non può che essere affrontata che manualmente.

L’iniziativa, ospitata dall’Associazione Culturale Nebrodi, cui partecipano le Università della Tuscia, di Catania e di Palermo e l’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana, si inserisce nel quadro del progetto finanziato dal MiPAAF (Bando per il settore corilicolo n. 17188/2010) e sarà, innanzitutto, l’occasione per comunicare le principali risultanze del progetto. In quel contesto verranno inoltre affrontate le principali iniziative legate al rilancio della corilicoltura siciliana in atto in corso di svolgimento e già sottoposte all’attenzione dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura. Ci si riferisce, in particolare ad un importante progetto di ricerca per una moderna corilicoltura condotto dall’Università di Palermo ed alla iniziativa di creazione della filiera corilicola regionale, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo quadro tra tutti gli attori della filiera stessa, promosso e formalizzato dall’Associazione Culturale Nebrodi nonché alla esplorazione delle nuove possibilità offerte in materia dalle previsioni del nuovo PSR (Programma per lo Sviluppo Rurale) Sicilia per il periodo 2014/2020.

Inevitabile anche riflettere sulle principali criticità ed avversità che caratterizzano la corilicoltura siciliana, innanzitutto il cimiciato e la presenza di vaste popolazioni di ghiro.

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