Patti, Germanà: «Una follia commissariare Comune»

di Salvo Lapietra
03/10/2015

Patti -“Apprendo con stupore dell’interrogazione che l’onorevole Attaguile ha rivolto al ministro dell’interno, paventando il commissariamento del Comune di Patti. Il parlamentare dovrebbe saper dare alle situazioni il giusto peso: un’inchiesta non è una sentenza di colpevolezza. La nostra Costituzione parla chiaro, anche rispetto all’eventuale scioglimento dei consigli comunali. E, in relazione alla realtà pattese , non risultano neanche presunte infiltrazioni mafiose -condicio sine qua non per l’extrema ratio reclamata dell’onorevole-“, così il deputato regionale di Area Popolare, onorevole Nino Germanà. 

“Posso immaginare tutt’al più che il collega etneo possa aver pensato di cogliere l’occasione per un po’ di pubblicità in vista anche di future esperienze elettorali. Del resto, ricoprendo il suo incarico grazie alla sua elezione in un listino bloccato in Campania – lui, siciliano doc la cui “fama” nell’isola è legata esclusivamente alla paternità- , è plausibile abbia voluto cogliere un’opportunità per accrescere la propria visibilità in un territorio che non sa chi sia. 


È evidente sia suo interesse acquistare un po’ di prestigio nella zona di Patti ma non trovo corretto che la sua campagna passi dalla diffamazione e dall’infamia della credibilità di chi amministra, sostituendosi addirittura alla -certamente più consapevole e competente- autorità della magistratura. Proprio Attaguile peró che, in vicende giudiziarie è stato coinvolto, nonché condannato prima della revisione del processo che l’ha poi prosciolto, sa bene quanto cauti sia necessario essere quando si ha a che fare con situazioni delicate che afferiscano ad indagini esistenti. Esiste una divisione dei poteri in uno Stato di diritto che i politici dovrebbero rispettare senza intromissioni, nell’interesse di quell’equità che i padri della moderna democrazia hanno enunciato ormai secoli fa e che i genitori della nostra Repubblica hanno voluto fossero alla base del Paese”, conclude Germanà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.