Pon Metro, il sindaco Sottile: “I Nebrodi rischiano di restarne esclusi”

di Roberta Moreni
13/10/2016

Il sindaco di Sant’Agata di Militello Carmelo Sottile

L’attuale programmazione dei fondi del Pon metro, destinati all’area metropolitana di Messina, rischia di tagliare fuori i Nebrodi. A sollevare la questione è stato il sindaco di Sant’Agata di Militello, Carmelo Sottile, che in qualità di portavoce dei Comuni del distretto socio-sanitario 31, fa appello a Renato Accorinti, a capo della Città metropolitana di Messina, affinchè “per omogenizzare la compartecipazione dal basso sulla programmazione del Pon Metro, i Nebrodi, essendone parte integrante, vengano inseriti nella commissione tecnica di valutazione per la scelta della proposta programmatica”.

Il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020, che dovrebbe portare in tutto il Messinese circa 100 milioni di fondi comunitari, è destinato a finanziare azioni volte allo sviluppo urbano, attraverso interventi su infrastrutture  e mobilità sostenibile, efficienza energetica, recupero del territorio, ma anche sul fronte dell’inclusione sociale, con politiche di contrasto al disagio abitativo ed economico.

Linee guida che, secondo Sottile, non avrebbero trovato “riscontro nella scelta degli assi di programmazione effettuate dalla commissione tecnica della città metropolitana di Messina, orientata verso un centro di aggregazione per gli extracomunitari e migranti e un emporio sociale”. Azioni che non terrebbero conto, sottolinea il primo cittadino di Sant’Agata di Militello, “delle priorità ed esigenze più pressanti del territorio nebroideo che vanno dal contrasto alla povertà abitativa all’inclusione dei senza dimora, al sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate.

Sottile si rivolge quindi ad Accorinti, chiedendo che il distretto socio-sanitario 31, dunque i rappresentanti dell’area dei Nebrodi vengano coinvolti all’interno della commissione tecnica che si occuperà della programmazione dei fondi 2014-2020, “attraverso l’organizzazione di incontri territoriali che prevedano come protagonisti tutti gli ambiti territoriali coinvolti, facendo presente che tutta la zona dei Nebrodi non condividerà alcuna iniziativa o alcun impegno senza l’implementazione di processi di concertazione”.

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