Rapina a danno di un anziano di Mistretta, arriva la condanna di 3 anni e 4 mesi

di Giuseppe Salerno
15/06/2019

Il Tribunale di Patti, in composizione collegiale, presieduta dal dottor Ugo Scavuzzo, ha condannato a anni 3 e mesi 4 di reclusione Anna Maria Indovino, classe 1972, per rapina a danno di un anziano di Mistretta.

Nel 2016 un anziano residente a Mistretta, oggi deceduto, denunciò ai carabinieri della locale Stazione che la donna, insieme ad un complice, N.C., tentarono di rapinarlo del portafoglio non riuscendo, nell’atto criminale, solo grazie al provvidenziale intervento di due passanti. Anna Maria Indovino venne condannata ad una pena alternativa di 2 anni e 2 mesi e affidata, in prova, ai servizi sociali, ma le continue violazioni delle prescrizioni impostele con la sorveglianza speciale di P.S., con obbligo di soggiorno in Mistretta, costrinsero il Magistrato di Sorveglianza di Messina ad emettere il provvedimento di carcerazione, eseguito dai militari dell’Arma, nel pomeriggio del 13 ottobre dello stesso anno.

Dopo circa due anni e mezzo arriva la sentenza di primo grado. Sentiti i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mistretta, che hanno condotto le indagini, il Pubblico Ministero, Alessandro Lia, nella requisitoria avanza una richiesta di condanna pari a 3 anni e 6 mesi. L’avvocato Eugenio Passalacqua, difensore della Indovino, chiede l’assoluzione della propria assistita perché il fatto non sussiste richiamando l’orientamento delle sezioni unite della Cassazione le quali, in passato, hanno sancito che se non vi è ulteriore riscontro alle dichiarazioni del denunciate, poi deceduto, l’imputato dev’essere assolto poiché verrebbe meno il diritto di difesa. Il collegio dei Giudici decide per la condanna ad anni 3 e mesi 4 di detenzione riservandosi 90 giorni per le motivazioni.

Per quanto riguarda il complice della Indovino, N.C., l’avvocato difensore dello stesso, Antonio Di Francesco, chiede, preliminarmente, la perizia psichiatrica del suo assistito. Il collegio, dopo essersi ritirato in camera di consiglio, decide lo stralcio della posizione di N. C. rinviando ad altra data il conferimento d’incarico per la perizia psichiatrica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.