Sanità: Nebrodi abbandonati, monta la protesta

di Salvo Lapietra
04/05/2016

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Monta la protesta a Sant’Agata Militello e a Mistretta per i gravi disagi lamentati dai cittadini e dal personale a causa di scelte dell’Asp che la Cisl Fp definisce “non rispondenti alle esigenze reali del territorio”.

All’Ospedale di Sant’Agata Militello è stata sospesa la guardia attiva h24 nel reparto di cardiologia e il segretario generale della Cisl Fp, Calogero Emanuele, ricorda come “non sono state previste le unità di personale infermieristico e ausiliario necessarie per poter dare una risposta completa al comprensorio nella logica di quello che tutti considerano ospedale riunito. Rispetto, però, ad altro territori – sottolinea Emanuele – la proporzione abitanti-servizi-dipendenti non è equilibrata”.

Il segretario della Funzione Pubblica Cisl di Messina fa riferimento non solo al caso della sospensione della guardia attiva h24 nel reparto di Cardiologia.

“Ma – continua – dobbiamo aggiungere anche le gravi criticità del laboratorio di analisi che con solo cinque tecnici non riesce a coprire i turni che vengono imposti. Stesso problema per i tecnici della radiologia che risultano assai sottodimensionati. Tutto è stato aggravato dall’introduzione della Legge 161 che obbliga le aziende ad utilizzare i lavoratori nel rispetto della normativa comunitaria sull’orario di lavoro.

A Mistretta, invece, prima la chiusura del punto nascita, oggi la soppressione del servizio di trasporto sangue. “Anche qui ci sono forti carenze di personale – ricorda Emanuele – e registriamo la mancata attivazione delle unità di assistenza permanente per pazienti in stato vegetativo e dei posti di lungodegenza che creano non pochi problemi alla collettività. Abbiamo il sospetto, a questo punto, che per gli Ospedali dei Nebrodi di Mistretta e Sant’Agata Militello ci sia un piano di dismissione per ridimensionarli ad un semplice centro di assistenza territoriale dimenticando la vastità e la specificità dell’hinterland di riferimento. Crediamo – conclude Emanuele – che i sindaci e gli amministratori locali non possono più far finta di non vedere e devono assumere importanti azioni e iniziative per l’interesse del territorio”.

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