Sant’Agata, insediato commissario “ad acta” per il bilancio di previsione 2017

di Redazione
18/08/2017

Si è insediato stamattina al Comune di Sant’Agata Militello, il dottor Francesco Riela il commissario ad acta, inviato dalla Regione, per seguire le fasi di approvazione del bilancio previsionale 2017, già varato in Giunta ed al vaglio  del Collegio dei revisori dei conti, a garanzia di un iter che non dovrebbe riservare sorprese per l’approvazione in Consiglio comunale.  

“Bisogna però rilevare con amarezza – afferma il sindaco Carmelo Sottile – che taluni che, al confronto democratico, al dibattito a viso aperto, preferiscono seguire la strada del dubbio, dell’insinuazione, hanno recentemente fatto circolare, grazie alla cassa di risonanza garantita da organi di informazione , che il Comune rischia il dissesto  finanziario perché l’Amministrazione comunale  non è  stata in grado di fare pagare ai cittadini le tasse per i servizi erogati   e le  imposte  varie. Motivazioni risibili e che  rappresentano, ancora una volta, un pretesto per continuare a denigrare l’Amministrazioneporre dei paletti all’approvazione del bilancio in Consiglio  comunale e costituire un alibi per giustificare un sistematico atteggiamento ostruzionistico che continua a  procurare ritardi e danni all’attività amministrativa”.

“Non sfugge a nessuno – continua Sottile – che i costi onerosi della pubblica amministrazione ed i ridotti trasferimenti regionali e statali potrebbero essere affrontati senza patemi e difficoltà se tutti i cittadini pagassero regolarmente e costantemente i tributi. E’ comunque utile ricordare che, da anni, la capacità di riscossione del Comune è stata la palla al piede con una percentuale media   di riscossione dei Tributi in generale, nel periodo  antecedente al 2013, prima quindi dell’insediamento della nostra Amministrazione, attestata  intorno all’11 per cento”.

Una percentuale migliorata negli anni successivi grazie anche alla riscossione diretta da parte  del Comune del tributo Tari (che incide in maniera rilevante  sui residui attivi per il monte finanziario all’origine) pari  ad oltre il 65 per cento per gli anni 2013 e 2014. Lo stesso tributo in regime ATO veniva riscosso con percentuale intorno al 10-20 per cento circa. Ai solleciti già adottati, seguiranno le ingiunzioni di pagamento per coloro che non hanno provveduto a pagare la Tari del 2013 e 2014. La percentuale del riscosso della Tari degli anni 2015 e  2016 ammonta a poco meno del 60 per cento circa e per i morosi  gli uffici  hanno  già predisposto l’invio dei solleciti e cui  seguiranno le ingiunzioni di pagamento con probabile incremento delle entrate ed il miglioramento della percentuale del riscosso.

Dall’analisi dei residui attivi emerge la cifra di 7 milioni al 31 dicembre 2016“A prima vista – aggiunge Sottile – tale somma potrebbe allarmare  chi è in malafede ma i cittadini devono sapere che si tratta di una somma decurtata di circa 3 milioni e 300 mila euro a causa dei mancati trasferimenti regionali e, soprattutto dal fatto che le emissioni delle bollettazioni dei tributi sono stati emessi  a dicembre 2016. Quindi tutto procede secondo le fisiologica capacità contributiva degli utenti cittadini santagatesi in un periodo di grave crisi economica e sociale determinata soprattutto dalla dilagante disoccupazione che ha raggiunto livelli preoccupanti e dalle vessazioni fiscali in genere.

A chi invece volesse addebitare a questa Amministrazione colpe gestionali ed amministrative legate alla scarsa riscossione dei tributi – conclude il sindaco Sottile – si fa presente che gli uffici, negli anni  dell’attuale  Amministrazione, diligentemente hanno predisposto ed attuato quanto nelle proprie possibilità per implementare la quota di tributi riscossi e mettendo in atto gli strumenti che la legge consente per azionare interventi di lotta all’evasione fiscale consci che  oramai le entrate tributarie rappresentano la voce più importante ai fini della chiusura in pareggio del bilancio di un Comune”.

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