Sant’Agata, precari: approvato dal Comune il piano di fuoriuscita

di Francesca Alascia
24/11/2016

La giunta di Sant’Agata Militello ha approvato il “Programma di fuoriuscita dal bacino del precariato”, dando seguito a tutti gli adempimenti previsti da una recente circolare dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali e del Lavoro che fissa in 30 giorni il termine ultimo perchè i Comuni si attivino.[sam_pro id=”1_1″ codes=”true”]

Nella circolare, inviata a tutti i Comuni, si legge:”La Regione intende promuovere le procedure di contrattualizzazione a tempo indeterminato, di tutti gli enti utilizzatori di lavoratori socialmente utili” che vedrebbero così trasformati i propri contratti.
“E’ un risultato di straordinaria importanza – afferma il sindaco Carmelo Sottile – ed il provvedimento è stato accolto con soddisfazione dai nostri lavoratori precari che, dopo anni, intravedono la possibilità di una reale e definitiva stabilizzazione e dalla nostra Amministrazione che potrebbe così completare la propria pianta organica ed assicurare così la massima funzionalità dell’Ente nell’interesse dei cittadini”.

Attualmente il Comune di Sant’Agata ha 89 lavoratori appartenenti al regime transitorio dei lavori socialmente utili con contratto di diritto privato part time a 24 ore. “Esistono rilevate necessità nella prosecuzione delle attività socialmente utili – si legge nel corpo della delibera – in ragione del fabbisogno organizzativo e delle comprovate esigenze istituzionali volte ad assicurare i servizi già erogati. E’ intendimento di questa Amministrazione – si legge ancora – predisporre, per i lavoratori, prioritariamente, per i titolari di contratto di diritto privato part-time e successivamente per il personale ASU, un programma di fuoriuscita, compatibilmente con le capacità assunzionali dell’Ente e chiedendo alla Regione Sicilia di assumere l’impegno a storicizzare i flussi di spesa per la quota a carico regionale sostenuta finora, garantendo a questo Ente la copertura finanziaria nell’eventualità della trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato a 24 ore ed il finanziamento della stabilizzazione per i 53 lavoratori ASU in forza all’Ente con contratto a tempo indeterminato a 18 ore”.

“A questo punto – conclude il primo cittadino – la palla passa alla Regione. Il Comune di Sant’Agata, da quanto mi risulta, è uno dei primi ad aver posto in essere tutti gli adempimenti richiesti dall’assessorato regionale. Lo abbiamo fatto prima ancora del termine ultimo previsto ed ora non ci resta che attendere che da Palermo si completi l’iter perchè i nostri precari e le loro famiglie possano vedere finalmente premiate le loro antiche e legittime aspettative e non siano più costretti a guardare al futuro con preoccupazione ma con maggiore serenità”. La giunta, nelle scorse settimane, aveva approvato la delibera relativa alla relazione sulle potenzialità assunzionali nel triennio 2016/2018 degli Enti Locali che fruiscono dei contributi del fondo straordinario. Un adempimento fondamentale ai fini dell’erogazione del finanziamento del fondo del precariato.

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