Sant’Agata, Sottile non si ricandida: “Torno al mio lavoro”

di Redazione
05/04/2018

Carmelo Sottile non si ricandiderà per la poltrona di primo cittadino del Comune di Sant’Agata Militello. Il sindaco uscente ha annunciato la notizia in un comunicato stampa in cui risponde all’invito del neo candidato sindaco alle prossime elezioni Bruno Mancuso che gli aveva chiesto di “ripresentarsi al giudizio del voto della cittadinanza, nel rispetto della responsabilità che si è assunto cinque anni addietro nei confronti dei suoi concittadini”.

“Proprio il mio senso di responsabilità, la mia correttezza e la mia coerenza, mi portano oggi a tornare alle mie attività professionali – afferma Sottile – consapevole di aver dato al mio amato paese cinque anni di impegno quotidiano, nel corso dei quali ho certamente sottratto tempo (e non solo) agli affetti ed al mio lavoro, nel pieno rispetto del mandato popolare”.

Sottile si è detto “compiaciuto dell’intervento dell’ex senatore Mancuso, che a suo dire senza ironia, ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti dalla mia amministrazione nel corso di questi cinque anni, pur privi della necessaria condivisione di una maggioranza consiliare che ha tenuto comportamenti (non soltanto politici) dissonanti rispetto a quelli che dovrebbero caratterizzare il ruolo di ogni singolo consigliere comunale sufficientemente legato al proprio paese”.

“Sono stati cinque anni di amministrazione in salita – prosegue Sottile – conditi dal quotidiano, continuo e strumentale ostruzionismo, che però non ci ha impedito di conseguire risultati apprezzabili per Sant’Agata, nonostante io per primo, non mi ritenga un mestierante della politica. Non credo sia il caso di ricordare ancora una volta tutte le opere e gli interventi portati a compimento ed avviati a definitiva soluzione al termine di iter parecchio discussi, molto articolati e tutt’altro che semplici, né penso sia necessario sottolineare la presenza di numerosi debiti fuori bilancio ereditati dalla precedente amministrazione e regolarizzati in continuità amministrativa. Grazie al consenso popolare, ho assunto a suo tempo il ruolo e la responsabilità che si addice ad un professionista prestato alla politica, garantendo in questi anni adeguata continuità dei servizi essenziali senza con ciò metter le mani nelle tasche dei Cittadini con l’aumento dei tributi locali, pur essendo costretto ad affrontare giornalmente le mille difficoltà finanziarie in cui versava (e versa ancora) il Comune e che hanno inevitabilmente condizionato il normale svolgimento delle attività amministrative”.

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