Santo Stefano di Camastra, ecco cosa dice il bando per il porto turistico

di Redazione
16/10/2016

A qualche settimana di distanza dalle polemiche sul Porto di Santo Stefano di Camastra, che hanno visto su fronti opposti Legambiente Nebrodi e l’amministrazione Comunale, proviamo a spiegare come stano le cose entrando nel merito del progetto e del contenuto del bando di gara che porterà alla scelta del promotore del Project Financing pubblicato sul sito del Comune.

I numeri del Porto turistico

Posti barca di classe diversa n. 749

Le costruzioni in area portuale

Club house mq 850
Edilizia commerciale mq 1.160
Residence mq 1.535
Edifici per Autorità Marittima mq 450
Officine – rimessaggio mq 650
Totale mq 4.645

Il progetto del Porto è a livello di preliminare; la Valutazione Ambientale Strategica con esito favorevole risale al 2011 e, ovviamente, riguarda solo la pianificazione dell’intervento; la Valutazione di Impatto Ambientale, che riguarderà il progetto definitivo non ancora redatto, sarà effettuata sullo Studio di Impatto Ambientale che il promotore dovrà redigere.
In altri termini, non sono stati ancora valutati gli effetti delle strutture portuali sull’ambiente, con particolare riguardo all’equilibrio costiero.

La durata massima della concessione demaniale è 50 anni e coinciderà col periodo di gestione a favore dell’impresa aggiudicataria, “salvo gli esiti di gara”.

Il costo dell’opera principale (porto, edifici ed attrezzature direttamente connesse) è previsto in 63.000.000 (sessantatre milioni) di euro cui aggiungeranno quello delle opere accessorie del valore stimato di 11.471.758 di euro e quello per indagini, studi, progetti e consulenze dell’importo di  283.346 di euro.

Dunque il costo previsto è di circa  75.000.000 (settantacinque milioni) di euro.

Nell’ambito dell’intera somma sono riservati 2.500.000 (duemilioni e mezzo) di euro “per opere di integrazione paesaggistica da realizzare d’intesa e sulla base delle direttive ed indicazioni della Fondazione Fiumara d’arte di Antonio Presti”.

Tra le pieghe del bando. Ma la vera sorpresa che emerge dal bando, stante che finora il tema non era stato sollevato, consiste nel fatto che “nell’ambito della medesima operazione infrastrutturale” il Comune prevede, tra l’altro, la concessione dei palazzi attualmente destinati a sede Comunale per la “Rifunzionalizzazione e destinazione a struttura ricettiva in posizione estremamente panoramica con vista sulla costa tirrenica da Capo d’Orlando a Cefalù e verso le isole Eolie”. Chiaro è il riferimento all’attuale palazzo municipale contiguo a Palazzo Sergio, sede del museo delle ceramiche, che potrebbe anch’esso far parte dell’operazione di “rifunzionalizzazione” in chiave turistica degli immobili comunali.

Come già scritto in un articolo del 27 settembre scorso pubblicato su questo sito, non si tratterà semplicemente di realizzare una struttura portuale per soddisfare esigenze della marineria locale e del riporto ma di avviare una rilevante opera di trasformazione territoriale. Un’operazione di grande impegno finanziario che determinerà l’edificazione di aree demaniali in ambito portuale (3.545 mq di superficie cin destinazione ricettiva e commerciale, a fronte di 1.100 mq di superficie di attrezzature portuali, ossia rimessaggio e locali della Guardia Costiera) e che coinvolgerà anche immobili di proprietà comunale di grande pregio storico e architettonico per i quali sono previsti la dismissione ed il cambio di destinazione d’uso.
Va da se, infine, che il concessionario vincitore della gara potrà beneficiare anche dei corposi finanziamenti pubblici già annunciati.

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