Santo Stefano, il rilancio della ceramica passa dal Mudis

di Giuseppe Salerno
02/12/2016

SANTO STEFANO DI CAMASTRA ā€“ Eā€™ ospitato nel prestigioso Palazzo Trabia (la residenza signorile settecentesca fatta edificare dal Duca di Camastra) il museo diffuso di arte stefanese, MUDIS, gestito dallā€™associazione ā€œAmici della Ceramicaā€ che, sin dal giorno della sua inaugurazione, organizza laboratori ed iniziative culturali.
Riaperto al pubblico qualche mese fa, dopo lā€™accurato intervento di restyling, grazie allā€™interessamento, in particolare, dei maestri ceramisti Nicola Mirenda, Filippo Fratantoni e Filadelfio Todaro sostenuti dallā€™amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Re, ĆØ stato riconsegnato alla comunitĆ  stefanese il nuovo museo con la nuova ed allestita Sala delle Tradizioni; una rinnovata e consistente raccolta di oggetti dā€™uso e utensili del passato. Il Museo di Palazzo Trabia, inaugurato nel 1994, ĆØ sempre stato un punto di riferimento nella vita culturale stefanese e fiore allā€™occhiello della CittĆ  delle Ceramiche.
Il nuovo allestimento delle sale permette oggi di valorizzarne ulteriormente il patrimonio coinvolgendo in maniera dinamica i visitatori nella scoperta dellā€™antica tradizione locale. Lā€™esposizione della vasta e preziosa raccolta di ceramiche, in 8 mesi della riapertura, hanno fatto registrare una importante afflusso di visitatori che rimangono affascinati dallā€™ampia visione della storia dellā€™arte ceramica.
Un patrimonio che, grazie agli ā€œAmici della Ceramicaā€, verrĆ  conservato, custodito e valorizzato assieme allā€™elemento identitario dellā€™essere stefanese. Patrimonio fatto anche dal sapere che nasceva dallā€™esperienza, da tentativi, sbagli e nuovi tentativi, fino ad arrivare alla soluzione desiderata.

Ā«Siamo ripartiti dalle nostre origini, dalla primitiva storia della ceramica stefanese dando valore e dignitĆ  ad attrezzi ed utensili che hanno creato gli oggetti di uso comune, utili alla vita e alla casa ā€“ racconta Filippo Fratantoni. Oggetti che non avevano avuto lustro fin ora, oscurata dai grandi e preziosi pezzi della ceramica artistica. MUDIS ĆØ custode di passato ma anche incrocio di nuovo design ceramico, di sperimentazione di colori e materiali ā€“ continua il maestro ceramista. La nostra offerta ĆØ immediatamente fruibile con la pagina Facebook, attraverso il nostro blog mudismuseum.tumblr.com offriamo approfondimenti tematici sempre aggiornati e grazie a Tiziana Orifici, una delle nostre associate, si puĆ² leggere e sapere tutto in italiano e in inglese. E per non farci mancare nulla ā€“ conclude Fratantoni ā€“ con lā€™Ape calessino ā€œla paesanellaā€ portiamo turisti e visitatori tra le vie della ceramicaĀ».

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