In Sicilia il gioco fa economia?

di Redazione
24/10/2017

Analizziamo prima il dato nazionale: l’industria del gioco d’azzardo legale in Italia rappresenta il terzo settore in assoluto per livello di fatturato ed il nostro paese è quello dove si gioca di più tra le nazioni europee. Nel 2016 l’intero giro di affari ha infatti sfiorato i 100 miliardi di euro, arrivando fino ad oltre 96. Nella nostra regione scommesse e gioco d’azzardo rappresentano il 5% del prodotto interno lordo (PIL se preferite…) siciliano.

Nel resto del meridione solo in Campania si gioca di più soprattutto in virtù dell’area metropolitana di Napoli. Un altro dato piuttosto sconcertante è in Sicilia, ma anche in Campania, Sardegna e l’Abruzzo le famiglie a basso reddito arrivano ad investire nel gioco d’azzardo fino ad oltre il 6,5% della loro intere disponibilità economica.

Ovviamente il tutto ha ripercussioni positive anche sul fronte occupazionale ma indubbiamente la forza lavoro per sale slot e centri scommesse rispetto ad altri settori lavorativi incide in modo molto ridotto in proporzione ai fatturati. Indubbiamente dunque, rispondendo alla domanda iniziale, il gioco in Sicilia come nelle altre regioni italiane fa sicuramente economia ma con vantaggi ridotti in fatto di lavoratori impiegati e molto più elevati per gli imprenditori del settore.

Chi ci perde sicuramente sono i giocatori. I dati infatti parlano di 4.2 miliardi di raccolta in regione sui giochi e vincite di poco superiori ai 3 miliardi. Al netto i giocatori siciliani in tutto il 2016 hanno perso dunque 1 miliardo di euro. A livelli provinciale si va nelle sale slot e agenzie di scommesse molto di più nelle aree di Palermo e Catania mentre la provincia di Enna è quella meno presa dalla febbre del gioco. Da non dimenticare poi che se pur ridotto, siano ancora presenti in Sicilia così come in tutta Italia, bische clandestine e scommesse non legali.

A questi dati vanno sommati anche gli introiti realizzati dai portali Internet specializzati che propongono sempre offerte di benvenuto ed incentivi per i nuovi giocatori come Sisal Bonus. Dati e statistiche sul rapporto fra italiani e gioco online non sono tantissimi e non sempre coerenti fra loro ma quasi tutte le ricerche concordano nell’affermare che al sud si gioca in rete un po’ di più rispetto al nord e al centro.

In tutto questo il primo grande vincitore del fenomeno gambling sembrerebbe essere lo Stato (che qualcuno polemicamente ha definito “il più grande biscazziere”) che tramite le varie imposte intasca all’incirca il 52% dell’intero fatturato del settore. Abbiamo usato il condizionale per una ragione ben specifica visto che grossa parte di questi guadagni servono poi al sistema sanitario nazionale per curare i tanti (troppi) soggetti che cadano nella ludopatia o gioco d’azzardo patologico che dir si voglia. Stando alle ultime statistiche sono oltre 800.000 di GAP accertati e fra i due ed i tre milioni quelli con forte rischio di diventarlo.

Oltre a curare le persone che cadono nel vortice di questa grave forza di dipendenza, si moltiplicano anche le iniziative per prevenire questo profondo disagio a cominciare dalle fasce di età più giovani ma anche questi sforzi ovviamente costano e non poco al settore pubblico.

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