Il sindaco di Mistretta nomina 5 esperti violando palesemente la norma amministrativa

di Giuseppe Salerno
12/07/2017

Prima di approfondire la notizia anticipata dal titolo, volevamo soffermarci su un aspetto importante. Noi facciamo informazione e seguiamo da vicino tutto ciò che accade in questo territorio; chi scrive si occupa, principalmente, di ciò che accade in questa città, compreso al Comune di Mistretta. Investiti da fatti o situazioni, che potrebbero costituire una notizia d’interesse collettivo, nella massima correttezza, approfondiamo ed informiamo chi ci segue, facendo sempre attenzione a non confondere i fatti con le opinioni, poiché sappiamo che da questo dipende la credibilità e l’affidabilità delle notizie che riportiamo.

Sappiamo che chi fa informazione ha il dovere di garantire e riportare fatti agli utenti. Fatti che devono essere identificati con precisione. Sul fenomeno dell’interpretazione degli stessi non abbiamo alcuna responsabilità. La nostra politica è quella di rasentare, quanto più possibile, il vero cercando ed evitare di assumere una posizione agnostica o relativista. La verità, da che mondo e mondo, è sempre stata piegata alle necessità del potere, “la storia – affermano tanti – la scrivono i vincitori”. Noi la pensiamo diversamente. Eschilo riteneva che la verità fosse la prima vittima dello scoppio di una guerra. Noi, a ragion veduta, riteniamo che la verità sia la prima causa dello scoppio di una guerra.

Ma tornando sull’argomento. Che le disposizioni di legge vadano seguite e non interpretate è un principio che non ha bisogno di ulteriori argomentazioni. Anche se, nei fatti, sembra che troppo spesso l’attività interpretativa, al Comune di Mistretta, vada a sostituirsi alle volontà e al dettato del legislatore. La libertà di interpretazione, in questo Comune, sembra essere diventata un mero arbitrio che rischia di mettere in discussione quelli che sono i principi cardine del rispetto di norme e di regole.

Veniamo ai fatti. “Ogni sindaco, per l’espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza, può conferire incarichi a tempo determinato che non costituiscono rapporto di pubblico impiego, ad esperti estranei all’amministrazione”. Lo stabilisce l’articolo 14 della Legge Regionale n. 7/1992. Per i comuni fino a 30.000 abitanti il numero degli incarichi non dovrebbe superare le due unità. Il comune di Mistretta non oltrepassa i 4700 abitanti, ma sindaco Liborio Porracciolo, di esperti, ad oggi, ne ha nominati 5.

La notizia, dalla quale emerge la palese violazione della norma amministrativa, l’apprendiamo leggendo una nota a firma del segretario comunale di Mistretta. Il funzionario comunale, se pur sottolineando che le determinazioni sindacali adottate dall’Amministrazione in carica non prevedono la corresponsione di alcun compenso economico, illustra che gli incarichi conferiti dal sindaco sono superiori ai due previsti.

Per un caso analogo, capitato al Comune di Sant’Agata di Militello, l’Assessorato alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, della Regione Siciliana, ha avuto modo di affermare che detta condotta contrasta con il principio che tutela l’interesse pubblico invitando l’Ente ad attenersi a quanto disposto dall’articolo 14 della Legge Regionale n. 7 del 26/08/1992  

 

 

 

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