Turismo Nebrodi, gli itinerari del parco nel progetto Medimont Parks

di Salvo Lapietra
24/05/2014

Si è svolto nei giorni scorsi a Santo Stefano di Camastra, comune del Parco dei Nebrodi, un seminario sulle montagne che si affacciano sul Mediterraneo e la loro fruizione, riguardante il progetto denominato MEDIMONT PARKS, sviluppato dal Club Alpino Italiano (CAI) a livello nazionale ed europeo.

All’incontro, organizzato dal Parco e dal CAI Sicilia, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dell’ARTA e della Società Botanica italiana, ha partecipato l’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, Mariarita Sgarlata, nelle sue prime uscite ufficiali nel nuovo incarico.

Ho già iniziato a lavorare in una nuova riorganizzazione dei Parchi regionali e delle riserve naturali della Sicilia – ha dichiarato l’Assessore Sgarlata – convinta che possano svolgere un ruolo prioritario e fondamentale nella programmazione e nello sviluppo economico della Regione”.

Dopo il saluto del Sindaco di Santo Stefano di Camastra è intervenuto il Presidente del Parco dei Nebrodi e di Federparchi Sicilia, Giuseppe Antoci, che ha voluto evidenziare come “l’appuntamento con il CAI Sicilia, oltre a consolidare i rapporti tra le due realtà, rappresenti anche un momento di promozione nei confronti di un’Associazione ramificata a livello nazionale ed europeo, con 300 mila soci, come il Club Alpino Italiano e che presto anche il Parco dei Nebrodi rientrerà con i suoi itinerari nel progetto MEDIMONT PARKS”.

Un Progetto quello di “MEDIMONT PARKS – montagne mediterranee protette” che prevede la presenza di Parchi ed aree protette del bacino mediterraneo che hanno delle caratteristiche comuni.

L’iniziativa parte dalla considerazione che percorrendo in senso orario le coste del Mediterraneo dall’Algeria al Libano, si può constatare come una buona parte di esse sia prossima a rilievi montuosi, che frequentemente innalzano cime prossime o superiori ai 2.000 metri , ad una distanza di una cinquantina di km dal mare.

Una caratteristica riscontrabile nella morfologia delle montagne del Parco dei Nebrodi, che affacciandosi direttamente sul Mar Tirreno arrivano agli oltre 1.800 metri di Monte Soro, la vetta più alta dei Nebrodi.

Nell’ottica di uno sviluppo ecocompatibile assume particolare rilevanza una politica di conoscenza e di divulgazione, atta a fare conoscere – e di conseguenza tutelare – il complesso di tali emergenze orografiche, cominciando dal complesso di aree protette, istituite in tempi e con differenti modalità, dai Paesi che si affacciano sul “ Mare nostrum”.

Attualmente infatti – unitamente ai parchi italiani del Pollino e Calabria (Sila e Aspromonte), ed ai parchi regionali siciliani – si possono annoverare “montagne mediterranee” nel parco spagnolo della Sierra Nevada, in quello francese del Mercantour, in numerosi parchi nazionali della Croazia e della Grecia (Olimpo e Parnaso), della Turchia , dell’Algeria e del Marocco , ove è stato istituito il più recente parco nazionale “oromediterraneo” (parc national du TALASSEMTANE]; tutti autentici “scrigni di biodiversità”, ancora in parte da esplorare e conoscere a fondo.

Durante il week end i diversi rappresentanti nazionali e regionali del Cai avranno modo di conoscere, con delle escursioni programmate, il suggestivo ed enorme patrimonio naturale ed ambientale del Parco dei Nebrodi.

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