“Welcome To Nebrodi”, l’ecomobilità per 40 comuni

di Erika Atzori
21/02/2018

Si chiama Welcome to Nebrodi e ha fatto il suo debutto ufficiale ieri nella Sala dei Principi del Castello Gallego di Sant’Agata Militello, il progetto finanziato dal Ministero dei Beni culturali che ha permesso ai 40 comuni aderenti alla rete “Nebrodi Città Aperta” di dotarsi di un innovativo sistema di gestione dei servizi turistici.

Il progetto di ecomobilità, che ha visto la consegna di 12 auto elettriche, utili ad ampliare l’offerta di servizi soprattutto in previsione della stagione estiva, rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di un sistema turistico in grado di integrare tutte le risorse presenti sul territorio Nebroideo. Un modo per fare rete e per consentire a chi visita le nostre bellezze artistiche e naturali, di spostarsi in totale autonomia, rispettando anche le istanze ambientali.

Alla presenza del primo cittadino di Sant’Agata, Carmelo Sottile e dei sindaci del comprensorio, dell’Assessore Regionale Sandro Pappalardo, il responsabile del monitoraggio di Welcome to Nebrodi Carlo Giuffré, ha illustrato i vantaggi derivanti dall’ecomobilità.

Si tratta di un progetto ambizioso che intende realizzare una connessione fattiva tra le varie realtà territoriali dei Nebrodi, che sappia agevolare il mantenimento e, perché no, anche l’incremento dei flussi turistici durante tutto l’arco dell’anno. Un sistema di accoglienza che prevede, così come nelle intenzioni del progetto stesso, un percorso di assistenza alle esigenze di chi viene a visitare i nostri luoghi intrisi di cultura, risorse naturalistiche e storiche.  In questo, la flotta di auto elettriche potrà non solo intercettare i flussi turistici ma anche rispondere alla necessità di “viaggiare” all’interno di un territorio ricchissimo di specificità ed eccellenze, ad oggi non completamente “connesse”.

Da parecchi anni le politiche locali sono impegnate nel tentativo di valorizzare l’integrazione tra luoghi e amministrazioni, attraverso la creazione di consorzi e progetti condivisi, con l’obiettivo di fare rete a vantaggio del turismo. Ma probabilmente ancora molto deve essere fatto perché si riesca davvero a spalmare la presenza turistica durante tutto l’arco dell’anno, con proposte culturali che attirino un visitatore ormai sempre più attento, esigente e censore delle alternative.

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