A Brolo sospeso da oltre 7 mesi il servizio sociale “taxi amico”

di Redazione
13/05/2021

“Da oltre 7 mesi l’importante servizio sociale “taxi amico” del Comune di Brolo è stato sospeso per l’emergenza covid. Nel frattempo il dipendente comunale che da anni svolge la mansione di autista del mezzo è stato destinato a fare, sostanzialmente, l’autista personale, per gli spostamenti e gli “impegni istituzionali”, del Sindaco Giuseppe Laccoto”. Lo denuncia il consigliere di minoranza Gaetano Scaffidi.

“Il servizio di taxi amico, è doveroso ricordarlo, è rivolto a quei cittadini che hanno bisogno di una mobilità assistita, ai disabili, ed a tutti coloro che per malattia o altre motivazioni certificate hanno necessità – e non possono farlo autonomamente – di effettuare visite mediche, recarsi presso i medici di famiglia, fare la spesa quotidiana, ma anche per recarsi in farmacia, in banca, alla posta, al cimitero, etc.

Ma evidentemente, piuttosto di trovare una soluzione, si è ritenuto più utile “parcheggiare” dinanzi al Comune, da 7 mesi, il taxi amico, sospendere il servizio, e utilizzare il dipendente comunale autista per altre mansioni, sicuramente socialmente meno utili per la collettività.

Oltretutto tale servizio è garantito grazie alle donazioni/sponsorizzazione dei privati, ed è da anni presente anche in molti altri Comuni limitrofi, vedi ad esempio Patti, dove, nonostante la pandemia, tale servizio sociale non si è mai interrotto.

Sarebbe bastato, e basterebbe, adottare delle semplici norme di prevenzione a tutela della salute degli utenti e dell’impiegato comunale adibito ad autista, per non interrompere il servizio e/o comunque per riprenderlo, quanto prima, nella massima sicurezza. Così come, tanto per fare un esempio, si è continuato a fare con i dipendenti comunali autisti degli scuolabus comunali, che, tranne per un breve periodo nella primavera-estate 2020, hanno continuato a svolgere normalmente, e sicuramente in situazioni più difficili del taxi amico, il loro servizio di pubblica utilità.

Ma comprendo che chiedere determinate cose all’inadeguato assessore Tindara Fioravanti è oggettivamente pretendere troppo”.

 

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