A Mistretta riconosciuta la qualifica “Città che legge” 2022-2023

di Giuseppe Salerno
18/11/2022

C’è anche Mistretta tra i 718 Comuni Italiani che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2022-2023. Attraverso il riconoscimento, il Ministero della Cultura, per mezzo del Centro per il libro e la lettura, ha inteso sostenere la crescita socioculturale delle comunità urbane tramite la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Mistretta, tramite il bando presentato dall’Amministrazione comunale, ha dimostrato di avere tutti i requisiti per aver avuto riconosciuta la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2022-2023 con il conseguente inserimento in un elenco che consentirà al Comune amastratino di partecipare ai bandi di “Città che legge” per l’annualità di riferimento che il Centro per il libro pubblicherà per attribuire contributi economici, premi e incentivi ai progetti più meritevoli presentati dai Comuni nelle sezioni di appartenenza.

In provincia di Messina sono sette i Comuni ai quali è stata riconosciuta la Qualifica: Furnari, Giardini Naxos, Oliveri, Santa Lucia del Mela, Taormina, Gioiosa Marea e Mistretta, per i quali l’Istituto speciale del Ministero della cultura, d’intesa con l’ANCI, s’impegna a promuovere le Amministrazioni comunali che daranno dimostrazione di svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione la lettura sul proprio territorio.

Soddisfazione esprime il primo cittadino amastratino, Tatà Sanzarello: “E’ innanzitutto un piacere apprendere del riconoscimento per il quale abbiamo lavorato ed in cui abbiamo creduto. Nelle intenzioni di questa Amministrazione comunale c’è sempre stata la promozione della lettura, poiché crediamo che solo leggendo si possono acquisire nuove conoscenze e competenze. La lettura aumenta le capacità cognitive e stimola i nostri pensieri, la nostra creatività e soprattutto l’immaginazione. Un ringraziamento particolare va all’iniziativa di quei cittadini impegnati professionalmente nell’educazione alla lettura, come Rita Lutri, consigliera di minoranza, e Maria Pia Ribaudo, insegnante di Lettere, che stimolando l’adesione ai “Patto per la lettura”, hanno permesso tutto ciò”.

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