Appalti truccati, indagato il sindaco di Falcone Carmelo Paratore

di Redazione
13/05/2021

I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito un’ordinanza cautelare che applica nei confronti del sindaco di Falcone, Carmelo Paratore, il divieto di dimora nel Comune e la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di Responsabile dell’Area Tecnica per la durata di un anno. Sospesa dall’incarico anche una funzionaria dell’Area Economica e Finanziaria, sempre per un anno.

I due sono ritenuti gravemente indiziati del reato di turbativa d’asta. Nel corso dell’indagine, denominata ‘Movie Direction’, è stata accertata l’esistenza di un complesso meccanismo di turbative d’asta, in cui il sindaco Paratore con la complicità della funzionaria comunale, favoriva alcune ditte e professionisti a lui più vicini, ai quali erano stati affidati i lavori per il ripascimento del tratto costiero antistante l’abitato del Comune di Falcone, opere finanziate per diversi milioni di euro dalla Regione Siciliana. Gli altri operatori economici che intendevano partecipare ai bandi pubblici, estranei al sistema da tempo collaudato, venivano in qualche modo invitati e persuasi a farsi da parte.

Il Gip Eugenio Aliquò ha evidenziato come il sindaco Paratore “coordinando alcuni funzionari comunali a lui asserviti, abbia pilotato le gare in favore di ditte a lui vicine, per poter accelerare i tempi di esecuzione dei lavori e spendere il risultato dell’avvio di quei lavori durante la prossima campagna elettorale, cosi’ da ottenere maggiori consensi”.

Secondo l’accusa, il sindaco “faceva chiaramente intendere ad alcuni professionisti a lui vicini che se il sindaco fosse cambiato, costoro non avrebbero più lavorato con il Comune di Falcone“. Il primo cittadino, durante lo svolgimento della gara, oltre a cumulare le funzioni di sindaco, responsabile dell’Area Tecnica e Rup del procedimento, ha “pesantemente interferito con l’attività della Commissione di gara che ha proceduto all’aggiudicazione dei lavori in questione”.

Oltre al sindaco ed alla funzionaria comunale di Falcone, il Gip ha applicato la misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, per la durata di un anno, nei confronti di due imprenditori ed un professionista.

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