Bimbo morto in autostrada, Consiglio comunale straordinario a Mistretta

La tragedia verificatasi questo pomeriggio sull’autostrada A20, che ha visto la morte di un neonato, a causa del fatto che una donna di Mistretta non si riuscita a raggiungere in tempo l’ospedale Barone Romeo di Patti, e che abbia partorito in una piazzuola autostradale, ha scosso l’intera comunità amastratina. Dopo la diffusione della notizia il presidente del Consiglio comunale Carmelo Nucera, insieme al sindaco Sebastiano Sanzarello, ha deciso di organizzare una seduta straordinaria del civico consesso aperta a tutti i sindaci e presidenti del Consiglio del territorio.

“Vi chiedo la disponibilità di un incontro nel più breve tempo possibile – ha scritto ai sindaci dell’area più estrema dei Nebrodi occidentali il primo cittadino Sebastiano Sanzarello per condividere iniziative da intraprendere per manifestare ancora una volta contro il depauperamento delle strutture sanitarie del nostro territorio. La morte di un nascituro prematuro durante il tragitto verso l’ospedale di Patti (circa 100 km) è l’ennesima prova che serve ripristinare il punto nascita nell’ospedale di Mistretta”.

L’intervento della UIL Messina

“La tragedia lungo l’autostrada con un parto prematuro con la morte del nascituro nel tentativo di raggiungere il Punto Nascita di Patti condanna inesorabilmente – dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale della UIL di Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale della UIL FPL di Messina – le scelte del Governo Regionale e dell’ASP di Messina che con la chiusura dei PP.NN. di S.Agata Militello e Mistretta ha privato le donne dei Nebrodi della possibilità di gestire e portare al termine le gravidanze in condizioni di sicurezza. E’ fuori da ogni logica che in emergenza/urgenza si devono percorrere anche oltre 100 km. di strade, spesso disagevoli, ed autostrada sicuramente disastrata come è quella attuale nella nostra provincia.

Nel manifestare profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia del nascituro colpita da questa immane tragedia riteniamo che è giunto il momento che tutti gli attori istituzionali si assumano le conseguenti responsabilità. L’assessore regionale della Salute, il Commissario dell’ASP, i deputati regionali e nazionali ed i sindaci dei Nebrodi devono svegliarsi per evitare il ripetersi di tali tragedie e tenere in massima considerazione nella gestione dei servizi sanitari più che i budget la vita delle persone.

Siamo convinti che se ci fosse stata la possibilità di intervenire a Mistretta e poi consentire il trasporto in sicurezza, forse non avremmo assistito a questa tragedia e conferma la bontà della nostra battaglia contro la chiusura del Punto Nascita di S.Agata. I cittadini non possono continuare ad essere presi in giro e la riapertura del P.N. di S.Agata deve essere una priorità nella programmazione sanitaria della Regione Sicilia, investendo più sul pubblico invece che nel privato così come peraltro si sta verificando, prima della conclusione della legislatura“.

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Pubblicato da
Davide Di Giorgi