Brolo, approvato il bilancio di previsione 2019/2021

di Redazione
12/08/2019

“L’approvazione in Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2019/2021 e degli atti propedeutici, come il fabbisogno del personale, rappresenta un momento storico per il comune di Brolo e per i suoi cittadini”. Lo afferma in una nota stampa il sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto.

“Oggi siamo finalmente usciti dall’incubo del doppio dissesto – prosegue il primo cittadino – e siamo entrati nella gestione ordinaria che significa, in primo luogo, servizi per i cittadini, quei servizi che sono stati per troppo tempo negati. Abbiamo così realizzato in soli tre mesi il principale punto del programma elettorale, quello della regolarizzazione contabile, un traguardo che mostriamo con orgoglio alla nostra comunità. La normalizzazione economica dell’ente vuol dire assicurare, nonostante emergenze quasi quotidiane, servizi essenziali come il trasporto alunni e la mensa scolastica. Guardiamo al futuro con serenità, certi di poter garantire la manutenzione ordinaria delle strade, la pulizia di ville e giardini, il rifacimento della segnaletica ed assicurare l’erogazione costante dell’acqua potabile.

Avevamo già avviato la procedura per la stabilizzazione dei 53 contrattisti in servizio del nostro Comune: un percorso che segna un passaggio decisivo con l’approvazione in Consiglio del bilancio di previsione. Quello di oggi è un risultato concreto e inconfutabile che portiamo all’attenzione della comunità di Brolo che ci ha dato fiducia alle ultime elezioni amministrazione anche con l’obiettivo di riportare il Comune alla normalità contabile e gestionale.

A nulla, quindi, vale il tentativo maldestro di offuscare la legittimità di un atto di importanza cruciale per il presente e il futuro di Brolo. La verità è che abbiamo agito nella piena regolarità sancita dal regolamento di contabilità comunale. Gli atti, infatti, sono rimasti per 10 giorni nella piena disponibilità dei Consiglieri, oltre ad essere pubblicati sul sito Internet del Comune, a corredo delle delibere di giunta, consultabili da tutti i cittadini. Non si comprende quindi, l’atteggiamento pretestuoso e strumentale incarnato dalle polemiche della minoranza consiliare che ha affermato di voler presentare un ricorso al Tar.

Qual è il loro scopo? Quello di ostacolare la normale attività amministrativa o quello di impedire la stabilizzazione dei precari che l’ex Amministrazione non è riuscita a portare a compimento?  Non consentiremo a nessuno di arrecare danni a Brolo e alla sua comunità, né accettiamo lezioni di trasparenza da chi prova quotidianamente a intralciare l’azione amministrativa. La legittimità degli atti non è in discussione, né la correttezza dell’iter seguito per la convocazione del Consiglio Comunale. L’attuale minoranza si era distinta per aver voluto fortemente due dissesti, noi, invece, ci distinguiamo come Amministrazione attiva e vogliosa di operare per il bene del paese. Con il voto unanime degli otto consiglieri di maggioranza, oggi le “squallide pagine di vergognosa politica” di Brolo sono definitivamente archiviate. Si apre un capitolo nuovo, una prospettiva di speranza e di fiducia per la nostra comunità”.

“Impugneremo la delibera che approva il bilancio 2019-2021 e ci rivolgeremo al Prefetto, alla Regione e a tutti gli organi preposti per denunciare il mancato rilascio della copia degli atti del bilancio 2019/2021 e di tutti gli atti inerenti i numerosi punti all’ordine del giorno del consiglio comunale”. È il duro contenuto della nota firmata dai consiglieri comunali di minoranza di Brolo, Irene Ricciardello, Gaetanto Scaffidi, Marisa Bonina e Calogero Miracola, che hanno abbandonato l’aula consiliare in cui si stava discutendo l’approvazione del bilancio di previsione.

“Per la prima volta nella storia del Comune di Brolo è stato negato ai consiglieri comunali di opposizione il rilascio della copia degli atti del bilancio 2019/2021 e di tutti gli atti inerenti i numerosi punti all’ordine del giorno del consiglio comunale. E’ un episodio di estrema gravità che non ha precedenti – si legge nel documento della minoranza – un comportamento scandaloso che contrasta palesemente con quanto previsto dal TUEL e pacificamente confermato, con centinaia di sentenze, dalla giustizia amministrativa. E’ un diritto sacrosanto dei consiglieri comunali quello di poter avere accesso e copia di tutti gli atti inerenti il proprio mandato amministrativo; è un diritto quello di avere tali atti con una tempistica ragionevole, al fine di poterli consultare, approfondire e fare quindi una valutazione consapevole. A noi ciò non è stato concesso. Non ci è stato dato assolutamente nulla. La cosa più incredibile di questa vergognosa pagina amministrativa – proseguono i consiglieri – è che a negare gli atti ai consiglieri comunali di opposizione sono stati, di fatto, coloro che negli scorsi 5 anni, ricoprendo e/o rappresentando il gruppo dell’allora minoranza consiliare, hanno sempre ottenuto dalla nostra amministrazione, tutte le copie degli atti richieste. Sempre, ed in tempi molto rapidi. Oggi, evidentemente al fine di nascondere chissà cosa, o solamente per un delirio di onnipotenza ed arroganza, si nega, ai rappresentanti del popolo, che sono i consiglieri comunali, di poter svolgere in maniera consapevole il proprio ruolo”.

“Ci rivolgeremo al Prefetto, al Servizio Ispettivo, al TAR e a tutti gli organi preposti, al fine di tutelare l’interesse supremo dei consiglieri comunali che sono i rappresentanti del popolo. Ovviamente impugneremo tutti gli atti di questo consiglio, essendo viziati da macroscopiche irregolarità. Impugneremo la delibera che approva il bilancio 2019-2021 – annuncia la minoranza di Brolo – con gravi conseguenze, nel caso di accoglimento della nostra istanza, per tutti gli atti successivi e conseguenziali, compresa la stabilizzazione dei precari. Impugneremo anche il regolamento sugli accessi agli atti dei consiglieri, che di fatto non è altro che un regolamento di diniego agli atti dei consiglieri, che va contro tutto ciò che invece prevede il TUEL. Brolo non meritava questa triste e squallida pagina di vergognosa politica” – concludono Ricciardello, Scaffidi, Bonina e Miracola.

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