Brolo, Scaffidi chiede le dimissioni dell’assessore Ricciardello

di Redazione
25/10/2021

“Può un cittadino che ha 7.400,00 euro di tributi comunali non pagati (dal lontano 2013) ricoprire la carica di assessore in quello stesso Comune? Secondo la legge assolutamente no. E invece a Brolo per oltre 2 anni tutto questo è avvenuto. Una vicenda veramente indecente e inaccettabile. Che, per ridare dignità alle nostre istituzioni, può concludersi solamente in una maniera: le dimissioni o la revoca (da parte del sindaco) delle deleghe all’assessore Nuccio Ricciardello”.

Lo afferma in una nota stampa il consigliere di minoranza di Brolo, Gaetano Scaffidi, che prosegue: “In data 17/05/2019, quindi due settimane dopo le elezioni amministrative brolesi, il sottoscritto, nella qualità di consigliere comunale, indirizzava, al responsabile dell’area economico finanziaria del Comune, una richiesta nella quale chiedevo di conoscere lo stato dei pagamenti dei tributi comunale di tutti i componenti della giunta comunale (sindaco e assessori); In data 02 luglio 2019 ricevevo riscontro alla mia richiesta, nella quale il responsabile dell’area finanziaria attestava la sussistenza di numerosi e importanti debiti tributari dell’assessore Nuccio Ricciardello nei confronti del Comune di Brolo, per un totale fra Tari, Imu e acquedotto di euro 7.338,00 di debiti certi, liquidi ed esigibili dell’assessore Ricciardello nei confronti del Comune di Brolo. L’assessore, subito dopo la mia richiesta, si era prodigato a presentare una richiesta di rateizzazione del debito.

È quindi palese ed inconfutabile che alla data della elezione del Ricciardello alla carica di consigliere comunale, ed alla successiva e immediata nomina di assessore comunale, lo stesso non aveva sanato, ai sensi di legge, la sua situazione debitoria nei confronti del Comune di Brolo ed era quindi nella condizione di assoluta incompatibilità e ineleggibilità ai sensi dell’art. 63, comma 1, n. 6, del D.lgs. n.267/2000. Ci troviamo quindi di fatto di fronte ad atti pubblici (Nomina assessore e assegnazioni deleghe) che presentano, a detta del sottoscritto, evidenti profili di irregolarità.

In data 27.02.2021, quindi dopo quasi 18 mesi dalla nomina, avendo appreso del fatto che l’assessore Ricciardello non aveva, nel frattempo, ottemperato al regolare pagamento della rateizzazione, e che quindi continuava  a trovarsi nella situazione di evidente incompatibilità, decidevo di presentare una segnalazione al Prefetto di Messina, all’Assessorato Autonomie Locali, al Sindaco ed alla segretaria comunale, con la quale chiedevo l’avvio del procedimento di decadenza dalla carica dell’assessore Nuccio Ricciardello.

L’ufficio ispettivo dell’assessorato ha tempestivamente richiesto chiarimenti al Comune di Brolo e nel giro di poche settimane, miracolosamente, l’assessore Nuccio Ricciardello, al fine di evitare la decadenza dalla carica, correva a saldare tutti i debiti pregressi ,e conseguentemente gli uffici dell’assessorato, in data 15 giugno 2021, avendo lo stesso Ricciardello regolarizzato la sua posizione debitoria nei confronti dell’ente, ritenevano, per quanto di loro competenza, chiuso il procedimento.

Il sottoscritto ha atteso un paio di mesi prima di rendere pubblico quanto avvenuto perché mi sarei aspettato, nel frattempo, le doverose dimissioni da parte dell’assessore Ricciardello, o in alternativa una chiara e netta presa di posizione da parte del Sindaco Giuseppe Laccoto. Ma nulla di ciò è avvenuto.

Ritengo che quanto avvenuto non necessiti di ulteriori commenti. Un comportamento tale, da parte di un componente di un organo esecutivo, quale la giunta comunale , in qualsiasi amministrazione d’Italia, avrebbe portato alle immediate ed inevitabili dimissioni dell’assessore che, ricordiamo: non ha dichiarato in sede di giuramento di trovarsi una situazione di conclamata incompatibilità; ha fatto una rateizzazione del debito ma si è ben guardato dall’ottemperare al regolare pagamento delle rate; ha saldato il suo corposo debito con il Comune di Brolo solamente dopo essere stato segnalato e solo per evitare la inevitabile decadenza dalla carica.

Chi riveste un ruolo istituzionale in un Comune deve essere il primo a dare il buon esempio, e non agire e comportarsi, agli occhi della cittadinanza, come il rappresentante di una “casta “di privilegiati che, grazie al ruolo che ricopre, si fa spregio di regole, norme e leggi, mentre, nel frattempo, ai comuni cittadini vengono inviati solleciti di pagamenti e cartelle esattoriali per tributi non pagati.

Auspico che l’assessore Nuccio Ricciardello si renda conto dell’imbarazzante situazione nella quale si trova e rassegni immediatamente le sue doverose e inevitabili dimissioni. In caso contrario faccio appello al Sindaco Laccoto affinché provveda senza indugio a revocare la nomina dell’assessore. In assenza di tali atti presenterò, nella giornata di mercoledì, un punto all’ordine del giorno, da inserire nel prossimo consiglio comunale, chiedendo che i consiglieri tutti si esprimano su un atto di indirizzo con il quale, alla luce di queste inaccettabili condotte, si inviti il Sindaco a revocare le deleghe all’assessore Ricciardello”.

A sinistra l’assessore Ricciardello, a destra il consigliere Scaffidi


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