Capizzi tra i Comuni europei del progetto “Le Città del Volontariato”

di Davide Di Giorgi
28/04/2021

Capizzi da circa 3 anni ha aderito al progetto “Le Città del Volontariato”, nell’ambito del programma europeo URBACT III. Lo scopo è quello di promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo e di migliorare la coesione tra le città che fanno parte del piano. Grazie a questo progetto è cresciuto tra i capitini il senso della solidarietà e del volontariato. I principi di questo progetto URBACT, infatti, sono la solidarietà, il volontariato e il trasferimento della Buona Pratica del capofila nelle città partner di progetto.

Il Comune Capofila del progetto Urbact è la città cipriota di Athienou, la quale ha sperimentato con successo l’istituzione di una Consulta Municipale del Volontariato (CMV) che da circa 50 anni coordina, amministra e gestisce tutte le attività di solidarietà e volontariato che si svolgono nel territorio comunale.

Le metodologie funzionali introdotte dalla Buona Pratica della CMV sono state, pertanto, presentate, analizzate, riadattate ed applicate in altre sette città europee partner di progetto, in modo da migliorare il senso civico degli abitanti ed apportare benefici a tutti cercando di includere le fasce più deboli di cittadini. Infatti, oltre ad Athienou (Cipro) quale capofila e Capizzi in qualità di partner italiano, hanno preso parte ai lavori di progetto anche Altea (Spagna), Athy (Irlanda), Altena, (Germania), Arcos de Valdevez (Portogallo), Pregrada (Croazia) e Radlin (Polonia).

Le strette somiglianze in termini socioeconomici tra Capizzi e la città capofila di Athienou hanno permesso di riadattare ed applicare in maniera agevole lo strumento strategico della Consulta Municipale del Volontariato. Si è creato infatti uno strumento partecipativo di governance urbana, l’ULG (Gruppo di sostegno Locale Urbact), costituito tra attivisti, volontari, imprenditori, politici, funzionari e, di volta in volta, a seconda dei temi da trattare, anche scuole, parrocchia, associazioni, tutti animati dallo spirito di rafforzare le attività solidali nella comunità capitina, con l’obiettivo principale di istituire la Consulta Municipale del Volontariato nella città e favorire, quindi, una sorta di cabina di regia pubblico-privata che coordini e alimenti in modo permanente le attività ed i servizi sociali e di volontariato della città.

Dall’inizio del progetto fino ad oggi sono stati tanti i progressi apportati nella comunità capitina, sia in termini di attività già esistenti che sono state potenziate e rafforzate, sia in termini di attività innovative, inesistenti prima dell’adesione al progetto “Le Città del Volontariato” e che oggi rappresentano un distintivo per l’amministrazione comunale che mostra come la solidarietà e il volontariato possono costituire una vera ricchezza per una maggior coesione del tessuto urbano e l’inclusione di soggetti svantaggiati.

La città di Capizzi ha inaugurato alla presenza delle altre sette città partner dell’URBACT Transfer Network “Le Città del Volontariato”, un nuovo strumento che si propone di agire come punto di riferimento cruciale sia per l’organizzazione di tutte le attività di volontariato e di solidarietà da svolgere a livello locale; sia per la progettazione di uno specifico Piano d’Azione sull’Economia Sociale che, prevedendo e promuovendo le suddette attività in maniera organizzata e strutturata, crei anche opportunità di sviluppo locale e nuovi posti di lavoro per i giovani e le donne disoccupate di Capizzi, favorendo anche le attività intergenerazionali e la nascita di start-up dell’economia sociale, tanto necessaria nel contesto di Capizzi. Piano d’Azione che potrebbe essere finanziato “a pacchetto” nell’ambito delle risorse amministrate dalla Regione Siciliana per il periodo di programmazione settennale 2021-2027 attraverso la stipula di uno specifico Accordo di Programma Quadro (FPA, APQ in italiano) che dovrebbe agire come riconoscimento formale della corretta applicazione della buona pratica europea URBACT nel contesto di Capizzi.

I numerosi incontri dell’ULG di Capizzi hanno anche stimolato tutta una serie di suggerimenti e nuove iniziative che oggi possiamo definire come risultati indiretti e altamente innovativi di questo processo di trasferimento, generando un vero e proprio effetto moltiplicatore che ha dato vita ad una serie di “best practice” che prima di questo progetto europeo non esistevano e che oggi funzionano stabilmente a Capizzi. E’ stata creata una sezione della Caritas, un’associazione Pro Loco, l’associazione A.T.C., il Coro Polifonico del Comune e il Gruppo di volontariato NOIS (Nucleo Operativo Intervento Sicilia).

Il trasferimento della Buona Pratica URBACT dal capofila Athienou alla città di Capizzi ha generato un potenziale moltiplicatore che, una volta messo in pratica grazie ai molteplici incontri dell’ULG, ha dato vita non solo a uno strumento organizzativo e di visione per l’offerta complessiva di attività di volontariato e solidarietà sociale nella comunità locale; ma anche ad una serie di stimoli e di nuove attività stabili e non episodiche di cui il territorio era gravemente carente, che hanno migliorato il livello complessivo dell’offerta locale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Insomma, un trasferimento che ha già dato esiti inaspettati e che, soprattutto, fa nascere tante speranze e azioni stimolanti per il futuro della comunità locale, soprattutto riguardo alla lotta allo spopolamento locale da parte dei giovani.

 

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