Capo d’Orlando, approvata richiesta di anticipazione per pagare fornitori

di Davide Di Giorgi
28/03/2020

Il Consiglio Comunale di Capo d’Orlando, riunito ieri in videoconferenza su convocazione del presidente Carmelo Galipò, ha approvato con 10 voti a favore e 4 astenuti la richiesta di anticipazione di liquidità per circa 2 milioni e 500mila euro alla Cassa Depositi e Prestiti per procedere al pagamento di debiti con i fornitori.

Si tratta di un provvedimento voluto dall’Amministrazione Comunale per rinvigorire l’economica locale duramente provata dall’emergenza Coronavirus. Era stato lo stesso sindaco Franco Ingrillì ad annunciare nei giorni scorsi la decisione di immettere liquidità nel tessuto economico, insieme alla sospensione del pagamento della Tari e delle bollette dell’acqua per il 2020.

“Una boccata d’ossigeno per i fornitori e le imprese in un momento di grande difficoltà – ha commentato il primo cittadino –, stiamo compiendo grandi sforzi nell’ottica del risparmio e del recupero dei crediti e stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro certosino”.

In apertura di seduta il presidente Galipò ha chiesto di osservare un minuto di silenzio, seppur virtuale, per onorare i tanti morti a causa del Covid-19. “L’Italia sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane – ha affermato il presidente Galipò – mentre il tessuto economico è allo stremo e la vita sociale costretta a disgregarsi per consentire quel distanziamento necessario per evitare la diffusione del virus. Oggi siamo chiamati ad una grande responsabilità civica e domani saremo chiamati ad un enorme sforzo unitario per risollevarci”.

Il sindaco Ingrillì ha poi relazionato sull’incontro avuto ieri sera insieme agli altri sindaci del Distretto socio-sanitario n. 31 e a cui hanno preso parte gli assessori regionali Ruggero Razza e Bernardette Grasso, sulla destinazione dell’ospedale di Sant’Agata Militello. Il consiglio comunale, nella sua interezza, stilerà un documento a sostegno dell’azione dei sindaci per il mantenimento dei servizi attuali e per il potenziamento strutturale che verrà assicurato all’ospedale santagatese, presidio che è strategico per un ambito così delicato come quello della sanità nel comprensorio dei Nebrodi. I rappresentanti del governo regionale, infatti, nella riunione di ieri sera hanno ribadito che, se una parte dell’edificio verrà destinata esclusivamente ai pazienti Covid, con personale, Tac e terapia intensiva interamente dedicati alla cura dei soggetti affetti dal Coronavirus, verranno comunque salvaguardati gli attuali reparti compreso il pronto soccorso.

“C’è l’impegno – ha dichiarato il sindaco Ingrillì – ad un importante investimento in termini di strumentazione e di personale per garantire servizi adeguati in un settore strategico come quello della sanità in un comprensorio, quello dei Nebrodi, troppo spesso bistrattato”. Il primo cittadino ha inoltre ringraziato tutti i consiglieri comunali per lo spirito di unità e collaborazione che si sta mostrando in un periodo così difficile.

Ma Renato Carlo Mangano, Alessio Micale, Sandro Gazia e Angiolella Bottaro, consiglieri di minoranza che si sono stenuti, hanno stigmatizzato il modus operandi dell’amministrazione Ingrillì visto “l’arbitrario e ingiustificabile incompleto elenco dei legittimi creditori dell’ente locale paladino”.

“È discriminante – scrivono i quattro in una nota – nei confronti della platea dei fornitori che vantano altrettanti crediti  certi, liquidi ed esigibili, facendo sì che ci siano figli e figliastri. E’ oramai chiaro che non si riescono a soddisfare neanche i debiti per i servizi primari con forme ordinarie di pagamento. Molti ancora i fornitori di beni e servizi in favore del Comune, a cui viene negato il pagamento dei corrispettivi contribuendo cosi ad aggravare la difficoltà economica nella quale inevitabilmente si sono venuti a trovare. Di fronte ad un criterio di valutazione forzato e non condiviso abbiamo manifestato le nostre legittime riserve”.

“Siamo preoccupati – proseguono Mangano, Micale, Gazia e Bottaro – che da questa scellerata scelta possa scaturire una sproporzionata mole di contenziosi. Infatti, da una attenta analisi del richiamato elenco si è riscontrato che verranno premiate principalmente quelle aziende che avevano adito la Magistratura per vedere riconosciuti i propri crediti , contrariamente a quei creditori che, invece, fiduciosi hanno confidato nelle rassicurazioni degli amministratori locali”.

Richiamando i principi di solidarietà ed uguaglianza, la minoranza con spirito propositivo e collaborativo ha sollecitato l’ amministrazione e il consiglio comunale nella sua interezza ad implementare la proposta di deliberazione per fare rientrare il maggior numero possibile di creditori, riconoscendo, eventualmente, il pagamento di alcune fatture delle loro spettanze totali nella consapevolezza del momento particolarmente difficile sia sotto l’aspetto economico che lavorativo.

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