Capo d’Orlando soffocata dall’immobilismo

di Carlos Vinci
02/02/2020

Capo d’Orlando, perla del Tirreno, è irriconoscibile. La sua macchina amministrativa è in grande difficoltà, la dialettica politica è assente e nessuno scossone riesce a dare linfa a idee e programmi nuovi. Volevamo ascoltare altro da tutta la squadra, con forza e determinazione, volevamo percepire il coraggio di questi capitani eletti dal popolo, pronti ad intraprendere iniziative convincenti, richiami forti alla partecipazione, alle idee da mettere in campo immediatamente.

Questa politica non produce più, bisogna aprire le menti, oltre a quell’amore per il paese che tutti gridano, serve il vero impegno, serve l’unità in questo momento delicato. Accecati da personalismi ognuno vaga come fantasma, tutte le persone di successo hanno un obiettivo, nessuno può andare da nessuna parte se non sa dove vuole arrivare e cosa vuole essere o fare.

Abbiamo bisogno di desiderare, amare e avere progetti per essere ricompensati. È uno dei meccanismi della sopravvivenza. A breve ritornerà la stagione estiva, il turismo ormai è tabù, tutto come gli anni precedenti, eppure si era assunto una brava maestra. Doveva raggiungere obiettivi semplici, con in mano strumenti importanti “IL PAESE DI CAPO D’ORLANDO” . Il miracolo non c’è stato, ma le auto celebrazioni sì ed anche molte, restiamo in attesa, la gente vi chiede: duro lavoro, persistenza, buon senso, altrimenti si chiederà il ricambio.

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