Non ancora risolto il problema dell’acqua a Caronia, il meetup cittadino avanza proposte

di Giuseppe Salerno
17/04/2017

Non è bastato l’intervento dell’inviata di Striscia la Notizia, Stefania Petix, per spegnere le polemiche relativamente alla questione acqua a Caronia. L’inviata del Tg satirico di Canale 5, qualche mese fa, si era recata nel piccolo centro nebroideo per documentare la problematica acqua, sollevata dal Movimento Giovani per Caronia che, nell’imminente, sembrava irrisolvibile.

L’acqua che usciva dai rubinetti, nelle case dei caronesi, non sembrava possedere i parametri di potabilità tanto che il sindaco, tramite ordinanza, era stato costretto a vietarne l’uso umano (preparazione alimenti) e l’uso domestico (pulizia igiene personale). Successivamente, a distanza di 20 giorni circa, con un’altra ordinanza vengono informati i cittadini che l’acqua, erogata a Caronia Centro e nella frazione Marina, è conforme alle disposizioni di legge.

Riparato il cloratore del serbatoio comunale che permette di equilibrare la clorazione delle acque destinate al consumo umano ed affidato l’incarico per la gestione ad una società esterna, che teneva conto della qualità dell’acqua sia dal punto di vista chimico che microbiologico, il sindaco spegneva tutte le polemiche, legate all’ordinanza di non potabilità ed assicurava che l’acqua, proveniente dall’acquedotto comunale, soddisfa i requisiti fissati dalla legge. Sembrava che tutto fosse stato risolto. Ma non è cosi.

Il meetup Caronia chiede di più ed il giorno prima di Pasqua, scrive a sindaco, giunta ed al presidente del consiglio comunale e, senza voler riaccendere alcuna polemica, ma per una questione meramente legata alla trasparenza, chiedendo di rendere pubblici, di volta in volta, i risultati delle analisi dell’acqua eseguite dell’ASP 5 di Messina che vengono eseguite nel serbatoio Trapesi, via Orlando e contrada Ricchiò, “onde evitare – scrivono – ulteriori strumentalizzazioni da parte di chiunque”.

Nello stesso documento chiedono un ribasso minimo del 25%, rispetto alle fatture precedenti, dei costi legati al tributo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in virtù del fatto che, grazie alla collaborazione della cittadinanza, la raccolta differenziata dal 11% è passata al 50%.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il primo cittadino di Caronia, Antonio D’Onofrio, il quale, si dichiara disponibilissimo nel rendere pubblico qualsivoglia dato relativo alle analisi delle acque che oggi a Caronia parlano di rispetto di requisiti di salubrità e qualità fisica. Sul discorso relativo alla differenziata, soddisfatto per il virtuosismo, il sindaco caronese ringrazia i propri cittadini per la collaborazione e l’impegno, la partecipazione e la costanza con la quale hanno differenziato e spiega che, facendo parte dell’ARO, Ambito Rifiuti Comunale, assieme ai comuni di Santo Stefano di Camastra e Reitano, i ribassi dei costi in bolletta dipendono esclusivamente dal piano finanziario che i tre comuni saranno chiamati prossimamente ad approvare.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.