Caronia: minoranza, presidente del consiglio e associazione locale contro l’ATI Idrico

di Giuseppe Salerno
04/11/2023

Il gruppo di minoranza, nelle persone dei consiglieri Fasolo Antonella, Nibali Lupica Salvatore e Fortunato Teresa, insieme al Presidente del consiglio Agostino Mariantonia e all’associazione “Acqua e territorio beni comuni dei caronesi”, intervengono ad adiuvandum nel ricorso presentato al TAR dal Comune di Mistretta per bloccare l’Ati Idrico della provincia di Messina, la cui udienza si terrà il prossimo 7 novembre

L’intervento, al processo già iniziato, si collega al ricorso presentato dal Comune di Mistretta, difeso dall’avvocato Paolo Starvaggi, con il quale è stata proposta domanda cautelare, ai fini della sospensione degli atti impugnati e della procedura di gara, sebbene già sospesa in virtù di un Decreto Presidenziale reso in un giudizio pendente sulla medesima questione, proposto da altro Ente, ed il Presidente ha accolto in sede monocratica la domanda contestuale di abbreviazione dei termini, fissando la camera di consiglio per la trattazione collegiale per il prossimo 7 novembre, in occasione della quale si discuterà sulla conferma del provvedimento di sospensione dell’efficacia degli atti di gara, unitamente ad altri 5 giudizi, proposti da altrettanti Comuni della Provincia (Messina, Letojanni, Montalbano Elicona, Librizzi e San Piero Patti).

L’azione intrapresa dalla minoranza consiliare, dalla presidente del Consiglio e dall’associazione locale, è dettata dalle condizioni di potenziale pregiudizio, in danno dei cittadini, a cui, sono convinti i ricorrenti, si andrà incontro con il forzoso trasferimento, imposto per legge, alla società pubblica ATI IDRICO MESSINA, di tutte le competenze riguardanti la gestione delle risorse idriche, delle fonti di prelievo e delle correlate reti di distribuzione come anche degli impianti di depurazione.

Per i ricorrenti il passaggio con l’ATI comporterebbe un probabile aumento, a carico dei cittadini, dei costi dell’acqua distribuita  dalla subentrante Società e una concreta difficoltà a poter fornire risposte immediate, in caso di guasti e ai tanti altri quotidiani problemi riguardanti la distribuzione dell’acqua, alle famiglie caronesi.

A fronte dell’inerzia dell’amministrazione comunale, per come preannunciato in consiglio comunale – afferma la triade – si è ritenuto di volere far sentire la nostra voce in una questione così delicata che riguarda un bene così prezioso come l’acqua, che il Comune di Caronia ha sempre avuto in abbondanza e con costi ragionevoli. La prospettiva di questo nuovo carrozzone – concludono i ricorrenti – come da tanti viene definito, è ancora più inquietante e pericolosa dell’Ato rifiuti. I cittadini e la comunità vanno difesi strenuamente, questo è il senso del nostro ricorso e la partecipazione all’udienza del prossimo 7 novembre

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