Caso Barberi, sindaco Ruffino: “Pettineo non è mafiosa”

di Redazione
23/10/2021

“Sono certo che quanto successo ieri a Pettineo non ha nulla a che vedere con quanto alcuni giornalisti vogliono cercare di rappresentare, la cultura mafiosa non appartiene al popolo pettinese che anzi la ripudia e la condanna”.

Lo afferma in una nota stampa il sindaco di Pettineo, Domenico Ruffino, dopo la notizia della vandalizzazione delle statue della villa dell’ex sindaco Pino Barberi.

“La democrazia – prosegue il primo cittadino – consiste nello stabilire regole, accettate da tutti, che ci dicono come dobbiamo arrivare a una decisione politica, ma non cosa dobbiamo decidere. Queste regole sono liberamente poste e possono cambiare; non possono mai introdurre, però, elementi limitativi della libertà del gioco democratico e della partecipazione popolare. Elemento caratterizzante della democrazia è infatti la partecipazione del popolo al potere politico, cioè la dottrina della sovranità popolare. Nelle democrazie moderne questa partecipazione avviene attraverso l’elezione diretta da parte del popolo di rappresentanti che costituiranno l’organo politico“.

“Nell’apprendere dalla stampa la notizia della scelta di partecipare alle prossime elezioni – conclude Ruffino – non posso che augurare al mio avversario politico una serena campagna elettorale, improntata sul confronto democratico delle IDEE e non sulle intimidazioni, sugli attacchi personali, nè tantomeno sulle offese agli avversari, e ribadisco a gran voce, PETTINEO NON E’ MAFIOSA E CONDANNA OGNI GENERE DI VIOLENZA!“.

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