Castel di Lucio, allevatore assalito dalle vespe: vivo per miracolo

di Giuseppe Salerno
23/08/2020

E’ vivo per miracolo l’allevatore di Castel di Lucio che stamattina, intorno alle 9, mentre arava il proprio appezzamento di terra preparandolo per il letto di semina, viene assalito da uno sciame di vespe di terra, una specie di imenottero molto aggressiva, dalle abitudini alimentari prettamente carnivore, considerato un insetto pericoloso e dall’impatto negativo.

L’uomo raggiunto da circa una trentina di punture di vespe appartenenti alla stessa colonia, alla quale inavvertitamente con l’aratro del proprio trattore aveva distrutto il proprio alveare, perde coscienza, per una quindicina di minuti – come riferisce il suo collaboratore al medico di turno del servizio di continuità assistenziale di Castel di Lucio, Liliana Ceravolo. Proprio grazie al tempestivo intervento di quest’ultima il malcapitato agricoltore si è salvato da una sindrome clinica gravissima – cosiddetto shock anafilattico – manifestatasi dopo la violenta aggressione degli insetti.

L’uomo, tra l’altro cardiopatico, trattato sul posto con cortisone ed antistaminico, si presentava in discrete condizioni ai sanitari del 118 che, con due ambulanze – Mistretta e Santo Stefano di Camastra – sopraggiungevano nelle campagne del piccolo centro dell’entroterra tirrenico, allertati dalla centrale operativa di Messina. Preso in carico dall’equipe della Mike Bravo 5, l’unità mobile di soccorso in dotazione alla postazione amastratina, composto dai soccorritori Giangarrà e Spinnato, sovraintesi dal dott. Gigante, l’agricoltore, oramai fuori pericolo, è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mistretta per le cure e gli accertamenti del caso.

Se l’uomo in campagna si fosse trovato da solo, senza il collaboratore che ha tempestivamente messo in moto la macchina del soccorso, adesso noi avremmo scritto un’altra storia. Una storia simile, ma diversa nei contenuti e nella sostanza: una storia senza un lieto fine.

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