Castel di Lucio e Pettineo in Ucraina per regalare un abbraccio di pace

di Giuseppe Salerno
22/10/2022

Saranno i due Sindaci siciliani a rappresentare la nostra Isola in un abbraccio di pace con i colleghi ucraini e gemellarsi attraverso progetti di nonviolenza e di sostegno e per immaginare la ricostruzione: Pippo Nobile e Domenico Ruffino rispettivamente primi cittadini dei comuni di Castel di Lucio e Pettineo che hanno dato la propria adesione al progetto sui “Patti di azione nonviolenta” .

Certo, la loro visita non potrà riportare la Pace, dopo mesi di violenze ed atrocità, ma contribuirà a costruire dal basso alleanze per creare le basi per una Europa nonviolenta. Far avanzare la pace attraverso patti di collaborazione non violenta tra Comuni dell’ovest dell’Ucraina e Comuni italiani, guardando alla ricostruzione e per progettare la ripresa economica, turistica e la formazione dei giovani.

Il MEAN (Movimento Europeo di Azione Nonviolenta) è la quarta volta dall’inizio dell’occupazione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa che si reca in Ucraina per sviluppare progetti di pace e di sostegno alle popolazioni stremate dall’occupante e costrette alla migrazione estera ed interna verso le aree dell’ovest dove tanti Comini oggi accolgono migliaia di sfollati.

Il Comune di Castel di Lucio in estate, grazie all’adesione all’Associazione Piccoli Comuni del Welcome, ha accolto 4 nuclei familiari ucraini per alcune settimane, per regalare a tanti ragazzi mare, vacanze, sorrisi, serenità e amicizia. Dopo questa esperienza, che ha coinvolto tutta la comunità, il sindaco Pippo Nobile ha raccolto l’invito per una visita in Ucraina per avere un contatto diretto e fisico con le popolazioni, portare solidarietà, ascoltare i Sindaci dell’Oblast di Leopoli, creare nuove amicizie. La vicina Comunità di Pettineo è stata coinvolta in questa iniziativa e il sindaco Mimmo Ruffino non ha esitato ad aderire.

Dopo il viaggio in aereo, da Cracovia il gruppo si sposterà al confine tra la Polonia e l’Ucraina e in autobus si dirigerà verso Leopoli. La delegazione sarà accolta nel Seminario Greco-Cattolico di Leopoli la sera del 24 ottobre. Il giorno dopo sarà dedicato agli incontri con i Sindaci e le Comunità dell’Oblast di Leopoli. La mattina del 26 ottobre si ripartirà per la Polonia per fare rientro a casa.

Si proverà a progettare nuove iniziative e a spingere i capi di governo europeo a fermare questo insensato conflitto che, senza un ripensamento e una ripresa del dialogo, potrebbe acuirsi, estendersi ad altre nazioni europee e causare il ricorso ad armi non convenzionali e distruttive. Occorre coraggio e determinazione, occorre incontrarsi e dialogare.

Qualcuno penserà che un viaggio in un paese in guerra è una sfida insensata e temeraria. Cosa potrà fare un movimento che si ispira alla non violenza insieme ad altre associazioni e un drappello di Sindaci provenienti da piccoli Comuni? Tanto. Avvicinarsi fisicamente a chi soffre, alimentare la speranza in chi è debole, in chi è abbattuto dal peso di una guerra che ha seminato solo morte e distruzione è il miglior modo per manifestare vicinanza genuina è concreata.

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