E’ appena arrivato il risultato dei tamponi eseguiti nella mattinata di martedì nel piccolo centro nebroideo nel quale, lo scorso sabato, è esploso un focolaio che, fino ad oggi contava 12 soggetti per lo più appartenenti ad un unico blocco familiare.

Dai 106 tamponi processati presso il laboratorio di analisi e anatomia patologica del Policlinico Universitario di Messina, affiorano altri 3 casi di positività. Tre nuovi casi, qualcuno appartenente a nucleo familiare diverso, che sommati ai dodici fa salire il numero dei contagiati a 15. Un incremento in leggerissima crescita, ma la preoccupazione tra i cittadini è in estenuante aumento, considerato pure che ci sarebbe da testare ancora buona parte della popolazione che, dalla mappatura, pare abbiano avuto dei contatti con soggetti positivi. Dove si è generato il focolaio.

In risposta a questa nuova situazione di contagi, e di emergenza di sanità pubblica, bisognerà adesso sviluppare una nuova mappatura per tracciare i casi che sono venuti a contatto con i nuovi soggetti positivi, considerando altri screening di prevenzione. Come bisognerà valutare, oltremisura, la possibile adozione di un incisivo provvedimento per evitare l’ulteriore diffondersi del contagio.

Il numero dei castelluccesi positivi ospedalizzati da uno è passato a tre. Un altro positivo, familiare dell’uomo ricoverato lo scorso sabato, è stato ricoverato martedì e si trova adesso in isolamento presso il Policlinico di Messina sotto casco CPAP, un sistema di ventilazione assistita non invasiva, dedicato a pazienti covid in condizioni critiche. Un’altra persona, per le preoccupanti condizioni respiratorie in cui versava, nel tardo pomeriggio di ieri, è stata trasferita dal piccolo paese nebroideo al policlinico della Città dello Stretto. Negativi sono risultati i 60 tamponi che la ditta Mammana ha, privatamente, pensato per i propri dipendenti a seguito di un accertato caso registrato tra le fila dei lavoratori dell’impresa.