Castel di Lucio, emergenza Covid: piccoli passi verso un miglioramento

di Giuseppe Salerno
20/10/2020

Castel di Lucio ci prova, ma il ritorno alla normalità è ancora lontano. Le gente nel piccolo centro dei Nebrodi, che ha vissuto attimi di panico e apprensione per un focolaio Covid sviluppatosi ad inizio ottobre, cerca timidamente di riappropriarsi della propria vita.

Le notizie incoraggianti raccontano di tre, dei 18 casi di accertato contagio da Covid-19, risultati negativi ai tamponi di riscontro e del rientro a casa di un altro soggetto che si trovava ricoverato presso il Policlinico di Messina per un’insufficienza respiratoria, lasciano ben sperare gli abitanti della comunità provata dall’estenuante pressione esercitata dal nemico invisibile. Adesso, dunque, i soggetti positivi e in isolamento sono scesi a 15.

Negativi anche il tampone molecolare e quello di riscontro effettuati sul castelluccese, residente a Palermo, messo in mezzo, inopportunamente, da una testata giornalistica online la quale scrivendo che “il focolaio sembrerebbe abbia avuto origine in seguito ad un contatto tra un anziano del posto, attualmente ricoverato al Policlinico di Messina, con una persona residente a Palermo”, ha offerto nuovi spunti ed indizi ai membri della piccola comunità impegnati alla caccia al presunto untore. Una situazione spiacevole che ha creato non pochi dispiaceri alla persona interessata.

Non buone – registriamo – sono le condizioni in cui versano gli unici due castelluccesi ancora ricoverati al Policlinico Universitario di Messina: uno presso il reparto malattie infettive, sotto casco CPAP – il sistema di ventilazione assistita non invasiva, dedicato a pazienti covid in condizioni critiche – e l’altra nell’annesso reparto di terapia intensiva.

Il sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile, invita i propri cittadini a non abbassare la guardia, nonostante qualche piccolo, ma rassicurante, segnale. “Niente dev’essere sottovalutato. Nessun sintomo. Specialmente quando parliamo di persone anziane. Necessita una presa di coscienza da parte di tutti i cittadini affinché collaborino sempre meglio continuando ad osservare le disposizioni contenute nel DCPM, le indicazioni delle Autorità sanitarie e le buone pratiche: lavarsi le mani, rispettare il distanziamento e indossare la mascherina”.

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