Castel di Lucio, emergenza idrica: lamentele sul razionamento

È polemica a Castel di Lucio sulla questione distribuzione acqua che, da qualche settimana, viene erogata a favore degli utenti a giorni alterni per via delle scarsità del prezioso liquido nelle sorgenti – apprendiamo da fonti ufficiali dalle quali veniamo informati, altresì, che la scarsezza della portata non ha consentito di riempire la vasca di riserva, oramai vuota da tempo, per mezzo della quale, solitamente, si fa fronte alle emergenze.

Tante le segnalazioni a questo giornale da parte di cittadini che lamentano non tanto la rotazione, ma la quantità di acqua che effettivamente il Comune, per mezzo degli addetti al servizio acquedotto, distribuisce.

“Troppo poca”- affermano. Parliamo di qualche centinaio di litri. “Roba da terzo mondo” – ci scrive un utente furibondo  il quale, senza troppi giri di parole, addossa parte delle responsabilità a chi ha la materiale la gestione del servizio.

Sulla questione interviene anche il gruppo di minoranza:

“L’emergenza idrica già da un pò ha creato problemi alla nostra comunità – scrivono i consiglieri appartenenti alla compagine “SiAmo Castel di Lucio”.  Non è nostra abitudine speculare demagogicamente, né incitare i cittadini alla ricerca di un capo espiatorio. L’inverno “leggero” non ha permesso alle nostre sorgenti di approvvigionarsi in quantità sufficiente. La rete di distribuzione è piena di falle. Due attenuanti oggettive, ma diverse. Rispetto alla volontà di ” Giove pluvio” nulla quaestio. Per quanto riguarda la condotta idrica e la mancata ricerca di altre sorgenti, dopo dodici anni ininterrotti di attività amministrativa, qualche risposta il Sindaco attuale e il suo assessore ai lavori pubblici, già Sindaco per dieci anni, sono in dovere di darla ai castelluccesi residenti e a coloro che scelgono il nostro paese come meta delle loro vacanze. La gestione dell’emergenza ha lasciato e lascia molto a desiderare. L’acqua può essere erogata anche una volta ogni tre giorni a patto che tutte le utenze debbano essere soddisfatte. Non è accettabile, altresì, che gli esercizi commerciali  debbano provvedere autonomamente a procurarsi l’acqua indispensabile per lavorare ed espletare un sevizio pubblico. Pertanto, chiediamo al Sindaco, soprattutto nei prossimi due giorni, di monitorare le esigenze degli esercizi commerciali, bar e luoghi di ristoro in primis, e rifornirli con l’acqua pubblica, garanzia di igiene e potabilità”.

 

 

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno