Castel di Lucio, il labirinto di Arianna preso d’assalto dai turisti

di Redazione
15/08/2021

L’estate 2021 fa segnare un exploit di visitatori al labirinto di Arianna, a Castel di Lucio, sui monti Nebrodi. Un’opera di Fiumara d’Arte, progettata da Italo Lanfredini, situata sulla cima di una collina che sovrasta il piccolo centro di origini normanne, che si rifà all’idea di labirinto cretese che da un unico percorso si va dall’esterno al centro, e dal centro ritorna verso l’esterno attraverso un lungo corridoio alto, a cielo aperto, tanto da avere come riferimento solo il blu del cielo.

La scultura in cemento, perfettamente integrata nel suo ambiente, all’interno della quale si può camminare proprio come in un labirinto concentrico, affronta il tema dell’ascesa verso la purezza grazie al cammino. Il viaggio, al suo interno, è gradevole e si completa in una ventina di minuti. Al centro, punto di sosta, una piccola grotta sovrastata da una pianta di ulivo. L’ingresso, invece, è un chiaro messaggio di maternità. Si entra da una porta che richiama l’organo genitale femminile da cui si viene in vita.

“Il labirinto – recita il testo della fondazione – è riflessione, è spiritualità che deriva da una sorta di “maternità”, espressa in un dolce concentrico svolgersi di cerchi culminante in una aspirazione all’alto, al sublime”.

Si trova a due passi da Castel di Lucio, piccolo paese del messinese di circa 1200 abitanti, che sorge in una zona montagnosa interna a 740 slm. Uno dei più piccoli centri dei Nebrodi, incuneato nell’entroterra al confine tra le province di Enna e Palermo, da sempre dedito all’agricoltura e alla pastorizia, da queste attività trae linfa per sostenere la propria economia.

Ottime le carni trattate selezionate nelle macellerie del piccolo centro – prese d’assalto dai visitatori – provenienti da allevamenti nei quali i capi sono nutriti con prodotti biologici. L’alimentazione genuina permette agli animali di giungere all’età della macellazione sani ed incontaminati, ai venditori locali di offrire il massimo sotto l’aspetto della qualità e del sapore. Eccellenti i prodotti derivanti dalla lavorazione del latte: la ricotta, fresca, salata, formaggi e le provole, queste ultime – autentico capolavoro dell’arte casearia – presentate anche sotto forma di figure animali (cavaddruzzi e colombe di tuma).

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