Castel di Lucio, notte d’inferno per la piccola comunità nebroidea

Notte di apprensione e paura, quella appena iniziata per gli abitanti di Castel di Lucio, per l’incendio che si è sviluppato nel primissimo pomeriggio di oggi nelle vicinanze di Gangi, nel palermitano, e che, nel giro di poche ore, sospinto dal forte vento di scirocco, ha percorso parecchi chilometri raggiungendo il piccolo centro nebroideo, lasciandosi dietro solo distruzione.

L’incendio di vaste proporzioni ha interessato i territori di tre province Palermo, Enna e Messina distruggendo aree boscate pascoli, seminativi, macchia mediterranea e arrecando danni incalcolabili ad aziende zootecniche e a diverse abitazioni residenziali, fuori dei centri abitati.

Fiamme alte decine di metri hanno sovrastato il centro urbano di Castel di Lucio, tenendo con il fiato sospeso gli abitanti del borgo di origini normanne dove diverse famiglie, per motivi di sicurezza, sono state allontanate dalle proprie abitazioni. Quelle abitazione lambite e intimidite dalle fiamme. Fortuna che le raffiche di vento proveniente da sud, cambiando leggermente direzione, rispetto all’andamento, hanno di fatto spostato il fronte di fuoco un pò verso nord-ovest riducendo la minaccia sul centro abitato che è stato attraversato da una spaventosa lingua di fuoco solo a monte.

L’intensità del rogo non accenna a diminuire e le fiamme, che continuano in piena notte a spingersi verso la costa minacciando i 90 ettari del meraviglioso bosco San Giovanni ed interessando anche il territorio di San Mauro Castelverde, spaventano i cittadini preoccupati per le sorti delle proprie case. Resta la mobilitazione dell’intera comunità e di tutti gli uomini sul campo per tentare di sedare, per quanto possibile, qualche altro insidioso focolaio, che minaccia il centro abitato, mentre si aggrava pesantemente la stima dei danni.

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno