Castel di Lucio, primo posto in Sicilia nella classifica Comuni Ricicloni

di Giuseppe Salerno
20/12/2022

Tra i 51 i Comuni Rifiuti Free (20 in più rispetto al 2020) che hanno prodotto non più di 75 kg/abitante anno di rifiuti indifferenziati svetta Castel di Lucio, il piccolo centro dell’entroterra tirrenico, incuneato tra i monti Nebrodi e la catena delle Madonie, di poco più di 1300 anime. È quanto emerge dal dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2022, che riporta i dati 2021 della gestione della raccolta dei rifiuti dei comuni dell’isola.

Il comune di Castel di Lucio è in vetta alla classifica regionale con una produzione di 19 kg/abitante annuo di rifiuti indifferenziati e oltre il 91% di raccolta differenziata. Sono, invece, 231 i comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, 61 in più rispetto all’anno precedente, e che rappresentano il 60% dei comuni siciliani con oltre 2 milioni di cittadini residenti. Un grande balzo in avanti che riguarda tanti piccoli comuni, tra i quali svetta Mirto con il 91,10%, medi e grandi comuni, come Marsala, la quinta città siciliana con 80 mila abitanti e il 76% di raccolta differenziata, ma riguarda anche capoluoghi di provincia, come Ragusa con il 71,5% Agrigento con il 70,6% ed Enna con il 65,6%.

“Sono indubbiamente risultanti incoraggianti che ci indicano che siamo nella direzione giusta – dichiara Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia – è importante quindi accelerare verso questa direzione e mantenere una rotta nella quale i comuni devono continuare a svolgere insieme ai cittadini un ruolo straordinario”.

Complessivamente, la raccolta differenziata in Sicilia, anche nel 2021, si attesta sotto il 50% (48,7%), confermando l’isola fanalino di coda tra le regioni italiane. A pesare sul risultato complessivo concorrono sempre di più Catania e Palermo, che ne 2021 si attestano sotto il 15% (Catania 11% e Palermo 15%) e che, insieme a Messina (43%) e Siracusa (49,8%) che, ricorda Legambiente Sicilia, sono i maggiori azionisti delle discariche siciliane, conferendo oltre il 50% dei rifiuti indifferenziati prodotti complessivamente in Sicilia.

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