Castel di Lucio saluta il Comandante dei Carabinieri Matteo De Paola

di Giuseppe Salerno
07/11/2022

Dopo quasi 12 anni di encomiabile servizio, nell’ambito di avvicendamenti previsti dall’Arma, il maresciallo capo dei Carabinieri Matteo De Paola lascia la stazione di Castel di Lucio per passare all’aliquota operativa del NORM del Comando Compagnia Carabinieri di Mistretta, dove da qualche mese già presta servizio.

L’operato del Comandante De Paola, come ha avuto modo di affermare il primo cittadino del piccolo centro nebroideo, Pippo Nobile, nel corso del breve momento di congedo tenutosi stamattina al Comune di Castel di Lucio, è stato contrassegnato dalla determinazione posta in essere dal militare nell’esercizio delle proprie funzioni, ma, al tempo stesso, dalla spiccata sensibilità dimostrata nei confronti dei castelluccesi i quali riconoscono al maresciallo la diligenza del buon padre di famiglia.

Diverse sono state le indagini che il Comandante De Paola, nei 12 anni di servizio a Castel di Lucio, ha avviato e portato avanti, parecchie anche lontano dai confini del Comune. Ma quello che più d’ogni altra cosa rimarrà impresso nella memoria dei castelluccesi, oltre alla presenza costante e fattiva dell’uomo e del militare sul territorio, è la grande umanità del maresciallo capo e la capacità tutta particolare di “prendersi cura” delle problematiche dei cittadini. Un caratteristica peculiare che appartiene a chi, come a De Paola, tiene al luogo in cui lavora, vivendoci e dedicandoci gran parte del proprio tempo. Un aspetto soggettivo, che attiene alla persona, ma che, implicitamente, valorizza l’intera Arma dei Carabinieri

Il comando della stazione Carabinieri di Castel di Lucio, in sede vacante, e in attesa della nomina del nuovo comandante che dovrà essere nominato dal Comando Legione Carabinieri Sicilia, verrà esercitato dal brigadiere Antonino Mastrandrea, legato a De Paola, oltre per il rapporto istauratosi nei nove anni di attività lavorativa nella piccola Stazione, da una profonda amicizia che ha dato vita a quell’affinità che ha permesso loro, seguendo i dettami stabiliti dall’Arma, di dare risposte concrete alle esigenze della comunità

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