Cesarò, azienda in crisi per la leggerezza dell’ex Provincia di Messina

di Giuseppe Salerno
26/11/2021

E’ incredibile la situazione che si è venuta a creare e che vede protagonista un’azienda agricola di Cesarò che rischia di chiudere, mettendo alla porta 5 lavoratori dipendenti, per i disagi generati dalla scarsa attenzione e il disinteresse dell’ex Provincia regionale di Messina.

La Società Agricola Mezzalora è una recente realtà, ne cuore del Parco dei Nebrodi, che nasce dalla passione per i prodotti caseari siciliani di due fratelli, originari di Galati Mamertino. Un progetto “gastronomico” impegnativo che i fratelli Fabio hanno messo in piedi e che oggi rappresenta una delle realtà più attive del comprensorio di Cesarò, e del messinese, contribuendo orgogliosamente a creare occupazione e portare avanti la tradizione siciliana, che fa del legame con il territorio, e con la natura che lo circonda, un valore da custodire.

Un caseificio, con stalla per l’ingrasso dei bovini, che oggi conta 5 unità lavorative per un investimento di 1 milione e 200 mila euro circa, che rischia di chiudere per la scarsa ed imbarazzante attenzione dell’ex Provincia regionale di Messina che ha contribuito, indirettamente, alla semi distruzione di un tratto di strada di sua proprietà, la SP 167, unica arteria che consente, o meglio consentiva, di raggiungere agevolmente il caseificio dell’Azienda Mezzalora dov’è possibile degustare e acquistare i prodotti caseari tipici.

Per le pessime condizioni in cui versa oggi la strada, l’Azienda in questione ha registrato un considerevole calo delle proprie vendite. Clienti abituali, e non, vista la scarsa praticabilità e le condizioni di pericolo che si presentano nel tratto compreso tra il km 16+500 e il km 23,  evitano d’impelagarsi nel percorso rinunciando a comprare i prodotti che in pochi anni hanno reso famosa l’Azienda dei due intraprendenti fratelli. Ma non solo. L’attuale stato della via di collegamento non consente i normali rifornimenti di materie prime (mangimi, foraggi, gasolio…) e diversi carichi di vitelli grassi, destinati alla macellazione, sono stati disdettati da quei commercianti interessati, proprio per le difficoltà e i pericoli ai quali ritengono andare incontro gli stessi con i loro mezzi.

Le condizioni pessime della strada, principalmente al km 17+100, erano state causate da un privato che, per rendere agevole il transito a mezzi pesanti su quell’arteria che non era in grado di reggerli, metteva in opera interventi di riempimento utilizzando del materiale inerte. Materiale che otturando un tombino deputato alla raccolta e al deflusso acque inibisce lo sversamento delle stesse nel torrente determinando un movimento franoso. A seguito di svariate segnalazioni, che mettevano in risalto il problema venutosi a creare, qualcuno è intervenuto con un intervento atto a rimettere le cose a posto. Ma lo stato iniziale dei luoghi non venne mai correttamente ripristinato, anzi dall’intervento viene fuori un restringimento anche della carreggiata che mette in serio pericolo gli automobilisti che rischiano di finire nella scarpata sottostante.

Da tutto ciò, e dalle informazioni raccolte da Nebrodi News, sembrerebbe emergere un mancato controllo da parte dell’organo Provinciale che ha permesso ad un privato, per scopi personali, di intervenire, a proprio piacimento su una SP. Il privato ha persino disposto un intervento di sistemazione, il quale ha determinato l’aggravamento dell’arteria, senza preoccuparsi del corretto ripristino dello stato dei luoghi.

E’ dovere di chi occupa posti di responsabilità, nelle Istituzioni, sforzarsi per comprendere che disattenzioni come quella che abbiamo esposto possono costar caro a qualcheduno che crede ed investe sul territorio generando oltretutto posti di lavoro, come racconta la storia della Società Agricola Mezzalora che, se non si interviene con azioni concrete sul tratto interessato nella 167 rischia di chiudere i battenti. Società che ha segnalato diverse volte la problematica al Sindaco della Città Metropolitana di Messina, senza alcun riscontro, e che ha già annunciato di volontà di depositare l’autorizzazione all’esercizio alla Prefettura di Messina il prossimo 15 dicembre.

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