Cesarò e San Teodoro un’unica “zona rossa” Covid

di Giuseppe Salerno
07/11/2020

L’ufficializzazione del provvedimento è arrivato nel pomeriggio di oggi. Si è reso necessario dopo il rapporto degli uffici dell’Asp di Messina che hanno confermato la presenza di un cluster di 150 soggetti positivi tra la comunità cesarese e quella santeodorese, dove si attendono con ansia l’esito di altri tamponi molecolari.

I sindaci di Cesarò e San Teodoro, Salvatore Calì e Valentina Costantino, seriamente preoccupati per l’evoluzione incontrollata dei contagi, tra i quali si registra un alto tasso di sintomatici – per lo più anziani – considerate le difficoltà oggettive alle quali non riescono a far fronte medici di base e di continuità assistenziale impegnati su entrambi le comunità, hanno chiesto venga istituito un presidio sanitario continuo Covid che possa svolgere ed integrarsi al servizio di assistenza domiciliare dell’USCA.

A San Teodoro circa il 60% dei positivi è costituito da persone anziane nelle quali sono stati riscontrati importanti problemi respiratori. “Come se non bastasse – ci racconta il primo cittadino santeodorese – nelle farmacie non c’è più disponibilità di bombole di ossigeno.”

Un’unica “zona rossa”, dunque,  in cui sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità (per una sola volta al giorno).

All’interno degli esercizi commerciali sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale. Sarà possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali.Stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come per i servizi dell’infanzia. La principale modalità di lavoro sarà lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti.

AGGIORNAMENTO ore 16.34

Diventano cinque le “zone rosse” in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola, ha istituito una zona off-limits a Cesarò (dove sono stati riscontrati 85 positivi) e San Teodoro (63 contagiati), in provincia di Messina. L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti i sindaci dei due Comuni, resterà in vigore dalle 14 di domani (8 novembre) fino a domenica 15. Il nuovo provvedimento prevede un’unica “zona rossa”, tenuto conto della contiguità dei medesimi territori e della presenza di attività lavorative essenziali interconnesse.  L’ordinanza prevede, inoltre, l’istituzione e l’insediamento, con presidio fisso a Cesarò h24, di una Usca di Pronto intervento per entrambe le comunità.

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