Clean Pistacchio, un progetto per innovare e valorizzare il prodotto

di Vanessa Fazio
09/03/2023

Si chiama Clean Pistachio ed è un progetto che mira a valorizzare il pistacchio (coltivazione biologica, convenzionale e DOP) e i prodotti trasformati. Un progetto attuato nell’ambito del PSR Sicilia 2014/2020 – Bando 2020 – Sottomisura 16.1 di cui hanno discusso nei giorni scorsi i ricercatori del dipartimento Di3A dell’Università di Catania i quali hanno presentato i primi risultati sui prodotti ottenuti dalle innovazioni messe a disposizione dai partner di progetto.


“Le innovazioni che il progetto Clean Pistachio trasmette agli agricoltori consistono nell’utilizzo di microrganismi antagonisti, semichimici e di tecniche di controllo ecocompatibili a raggi pulsati, spiega Giancarlo Polizzi, direttore scientifico e docente del Di3A. L’obiettivo principale di questi metodi di controllo è ottenere una produzione sana, cioè di alta qualità, priva di contaminanti nocivi. L’utilizzo di microrganismi antagonisti durante tutte le fasi di produzione in campo per combattere le malattie fungine più dannose del pistacchio e l’uso della luce pulsata in magazzino per disinfettare il prodotto raccolto sono strumenti molto utili per ridurre la carica microbica totale e la produzione di micotossine. E in effetti, in alcuni casi, sono state ottenute riduzioni superiori all’80%, come hanno dimostrato nella loro relazione i ricercatori e docenti Giorgio Gusella, Pompeo Suma, Elena Arena, Dalia Aiello e Gioacchino Pappalardo.

Il convegno, dal titolo “Innovazioni di prodotto e di processo in campo e in post-raccolta per la valorizzazione del pistacchio in Sicilia”, è stato organizzato con la collaborazione e il supporto del Cavalierato degli Agronomi e Forestali di Catania e dei partner del progetto, il convegno si è svolto presso l’aula magna dell’ ISS “Benedetto Radice”, ed è stato caratterizzato dalla messa a dimora di nuovi alberi di pistacchio nell’azienda agricola di Adrano”. “Vediamo crescere le giovani piante, la forte motivazione dei ragazzi che stanno apprendendo nuove competenze in attività che rispecchiano la realtà, in quanto implementano le innovazioni trasmesse dalle università e formano i giovani sul campo, il che ha portato anche a una riduzione della dispersione scolastica, una vera e propria piaga per la provincia di Catania, che raggiunge un picco del 25%”, ha sottolineato Marzia Signorello, Innovation Broker, inoltre ha affermato: “quasi tutti i progetti sono in pieno svolgimento e stanno per partire le attività legate alla valutazione economica della realizzazione, possiamo tracciare un bilancio positivo anche per quanto riguarda le sinergie create tra mondo della ricerca, imprese e scuole”.

Antonino Drago, dirigente dell’Area 3 dell’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, ha commentato che “si tratta di uno dei migliori progetti finanziati dalla Sottomisura 16.1” e che “il progetto ha migliorato la qualità e la salubrità del prodotto, oltre che la sostenibilità ambientale e contribuirà a ottenere ottimi risultati a livello internazionale”. La regione Siciliana ha finanziato oltre 100 progetti, perché crede molto nella ricerca e nell’innovazione, in quanto strategie vincenti”.
Hanno partecipato: Pino Firrarello, sindaco di Bronte; Salvatore Italia, assessore all’Istruzione comune di Adrano ; Giovanni Sutera, dirigente del Servizio 9, Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania dell’Assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana; Enrico Catania, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Catania; Biagio Prestianni, presidente dell’impresa Capofila “Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte Società Agricola”. Partners del progetto, anche 6 aziende agricole siciliane: Prestianni Elisa, Prestianni Biagio, Politi Gaetano, Fallico Antonio, Società agricola Misteci di Francesco e Dario Morello Snc, Anastasi Srl.

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