Comune di Sant’Agata, accuse d’immobilismo e indizi d’instabilità politica

di Teresa Frusteri
01/12/2023

La maggioranza del Comune di sant’Agata Militello è in bilico? O forse no? I prossimi mesi saranno cruciali per dare la risposta ad una domanda che sembrerebbe scontata, ma di fatto non lo è per nulla. Nel Consiglio comunale del 28 novembre, infatti, i consiglieri del gruppo “Sant’Agata Futura”, con il capogruppo Alberto Ferraù, assieme ad Antonio Vitale, Chicco Sberna, con l’ausilio di Dora Damiano, hanno presentato un emendamento per uno stralcio delle opere pubbliche del project financing relativo alla gestione del cimitero. Stralcio che, prima dell’ultima campagna elettorale, avevano cassato i consiglieri del precedente gruppo di minoranza insieme agli indipendenti.

Il consigliere Ferraù fà sapere che la consigliera Daniela Pilato, anche se non presente in aula, condivide il pensiero dei colleghi del suo gruppo. Anche il consigliere Starvaggi in una conferenza stampa, indetta il 29 novembre, fa menzione dell’emendamento di alcuni componenti la maggioranza, sottolineando l’atteggiamento di collaborazione della minoranza, per “non sparare sulla Croce Rossa”, si affretta poi ad aggiungere.

L’emendamento è stato approvato in aula con sette voti della maggioranza, con esclusione dei consiglieri Reitano e Indriolo e di quattro consiglieri della minoranza, con il successivo voto unanime all’approvazione del Programma Triennale Opere Pubbliche propedeutico al bilancio di previsione.

“Non siamo contrari al progetto di finanza del cimitero – affermano i consiglieri di Sant’Agata Futura”- ma a nostro avviso va ulteriormente valutato e migliorato, al fine di garantire la copertura integrale dell’area cimiteriale e dei servizi ad essa connessi, nell’ottica di una gestione completa e funzionale. Insieme all’amministrazione comunale e agli uffici preposti, confidiamo di poter trovare le soluzioni migliori al fine di offrire alla cittadinanza un progetto di finanza che possa dunque rispondere appieno alle esigenze ed ai bisogni della collettività tutta. Infine riteniamo che la questione non debba essere vestita di colorazioni politiche, nè oggetto di strumentalizzazioni di alcun genere, atteso che il nostro ruolo vuole essere quello di consiglieri propositivi e collaborativi, anche critici se necessario, ma sempre al fine di indirizzare l’azione politica verso le scelte più idonee per la nostra amata città”.

Intanto, un segnale chiaro e forte, i giovani consiglieri lo hanno dato e a differenza dei gruppi consiliari della passata legislatura sono ben orientati nell’affermare: “collaborativi si, ma solo se si faranno veramente gli interessi dei cittadini”, quindi vigili. “Siamo davanti ad una nuova emergenza di loculi – si impone dal suo scranno la consigliera Francesca Alascia– e sono già dieci circa le bare in attesa di sepoltura, bisogna accelerare i tempi per la costruzione di nuovi loculi. Alascia da sempre si è battuta per il cimitero, è stata sempre in prima linea. Paolo Starvaggi e Giuseppe Puleo, durante la conferenza stampa, hanno puntato il dito su due temi da sempre caldi per Sant’Agata, ma che negli ultimi tempi hanno preso i connotati di una tragedia annunciata, resa ancor più difficile da decifrare alla luce delle reazioni oggettivamente troppo morbide dell’amministrazione comunale: il disastro del lungomare di Villa Falcone e Borsellino in seguito alle ultime mareggiate che hanno risucchiato interi tratti della villa da poco risanati ed il punto nascita del locale ospedale.

Quest’ultimo non solo non è stato ripristinato, ma l’attività della Giunta regionale siciliana si è mossa con azioni mirate ad un depotenziamento dell’ospedale che ricordiamolo serve un comprensorio superiore a 100 mila utenti. A questo proposito non sono servite neanche le mobilitazioni dei cittadini che negli anni passati hanno raccolto più di 5000 firme, poi presentate all’allora assessore alla Sanità Ruggero Razza e i sit in organizzati sempre da privati. Il consigliere Starvaggi ancora nella conferenza stampa ha mostrato ottimismo nei riguardi dell’incontro avuto a Palermo nei giorni scorsi con l’assessore Volo e auspica, come tutti gli altri consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, una sorta di tregua per la necessità di unire le forze per il bene della comunità.

Da non dimenticare che il porto, doveva essere consegnato nel novembre del 2019 e a distanza di quattro anni i lavori sono pressoché quasi fermi. Forse sarebbe il caso che il sindaco pensasse ad una azione legale contro l’impresa responsabile, che sta bloccando di fatto, anche la ripresa delle attività commerciali della cittadina nebroidea.

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