Coronavirus, è negativo il paziente di Mistretta

di Giuseppe Salerno
09/03/2020

E’ risultato negativo al test del Coronavirus il 70enne che stamattina è stato trasferito dal Presidio Ospedaliero “S.S. Salvatore” di Mistretta al reparto di Malattie infettive di Barcellona Pozzo di Gotto, con l’ambulanza del 118 di Santo Stefano di Camastra. L’uomo è giunto intorno alle 5 in ospedale riferendo, agli infermieri addetti al triage infettivologico, difficoltà respiratorie.

I sanitari che hanno ricevuto l’uomo nell’area di isolamento, adibita all’emergenza, accertano lo stato febbrile, accompagnato da tosse, e constatano nel paziente la sensazione di respirazione difficile, forzata ed accompagnata da una sofferenza soggettiva: sintomi compatibili con quelli di un’infezione da Coronavirus. A sgomberare il campo da molti dubbi sono gli esami diagnostici: il referto radiologico parla di “polmonite bilaterale interstiziale” una forma idiopatica della sindrome da distress respiratorio acuto, sovrapponibile alla sintomatologia del Covid-19 che fa scattare l’allarme e, di conseguenza, attiva le procedure di trasferimento previste.

Fortunatamente per la città di Mistretta, e per tutto il territorio circostante, il paventato contagio è risultato negativo e, a parte il terrore che si era generato nell’arco della giornata, rimane il fatto che l’uomo, proveniente da una zona dichiarata rossa, è giunto a Mistretta, ignaro delle proprie condizioni di salute, ed è stato poco accorto, non segnalando la sua provenienza da una zona a rischio e conducendo una vita pressoché normale, contravvenendo ogni indicazione impartita dalle autorità, al fine di diffondere il contagio.

Una scintilla, partita da un focolaio, nel Nord Italia, che ha seminato paura e che poteva generare fiamme spaventose di covid-19 in tutta la città amastratina dove, da oggi, tutti i luoghi di aggregazione, sodalizi compresi, in via preventiva, hanno disposto chiusura e sanificazione. La Commissione prefettizia ha ordinato la sospensione del mercato settimanale fino al 3 aprile. Quello che la comunità locale oggi ha vissuto, in un territorio sereno, sotto l’aspetto del contagio, è stato solo panico, quel panico carburante della maxi evasione dalla Lombardia che il Governo, con il Decreto emanato, si proponeva di contenere isolando la Regione, evitando il generarsi di una catena di trasmissioni della malattia.

Il Governo non c’è riuscito. Non è riuscito a frenare la corsa del virus per non mettere in crisi il sistema sanitario. Troppi cittadini continuano a trascurare le indicazioni, cioè l’unica cosa concreta ed utile alla causa comune. Così facendo non si prospetta nulla di buono, si ripresenteranno situazioni di paura simili e avremmo una diffusione del virus molto più rapida di quanto abbiamo finora ipotizzato. In linea, anzi un po’ più veloce, con quanto accade ogni anno con l’influenza stagionale. Che nei momenti di picco, in Italia, cresce con centinaia di migliaia di nuovi casi alla settimana.

Adesso, dopo lo spavento registrato nell’area amastratina, non resta che fare più attenzione. Molta attenzione.  Seguire scrupolosamente le indicazioni di prevenzione indicate dal Ministero della Salute e dall’ASP di Messina rimanendo, il più possibile, tra le mura domestiche. Chiunque abbia dei dubbi, non deve recarsi direttamente in ospedale, al pronto soccorso o negli ambulatori medici, ma deve contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o, per i bambini, il pediatra di libera scelta, il quale valuterà la situazione e fornirà all’assistito le indicazioni opportune.

 

 

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