Coronavirus, Lombardia “zona rossa”: nella notte “fuga” al Sud

di Redazione
08/03/2020

Il Governo ha reso tutta la Lombardia e altre 14 province ‘zona rossa’ per contenere l’emergenza Coronavirus. Nel decreto illustrato a tarda notte dal premier, Giuseppe Conte, vengono vietati l’ingresso e l’uscita, e sono previste ulteriori restrizioni, dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.

La notizia ha spinto centinaia di persone a cercare il primo treno utile per tornare verso casa Lontano da Milano. Una fuga dalla Lombardia che è andata in scena tra le 22 e la mezzanotte dopo le prime indiscrezioni sul decreto che stabiliva l’intera Regione come zona Rossa.

Per questa ragione sia la Stazione Centrale che quella di Porta Garibaldi fino alle mezzanotte, ora utile per i treni in partenza da Milano soprattutto in direzione Roma e il Sud Italia, hanno visto centinaia di persone accalcarsi per lasciare il capoluogo. A mezzanotte la Polfer ha confermato che non ci sono stati disagi e che sui binari non si sono verificati problemi.

I trasporti non si fermeranno “ma ci saranno regole da rispettare” ha detto Conte, “Dovremo tutti essere più responsabili”. Poi un appello ai ragazzi che restano a casa per la chiusura delle scuole: “devono capire che questa non è l’occasione per ritrovarsi a fare festicciole: bisogna evitare gli assembramenti.

Si adotta tra l’altro la misura di “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Le misure alle quali si sta lavorando scatteranno dall’8 marzo e saranno in vigore sino al 3 aprile. ​

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