Coronavirus, passeggiate e sport all’aperto: facciamo chiarezza

di Turi Milano
13/03/2020

Il modulo compilato anche se si va a piedi. Ne serve uno per tragitto. Il modulo per l’autocertificazione è scaricabile dal sito del ministero dell’Interno. L’autocertificazione deve essere sempre compilata anche per gli spostamenti a piedi. Se si tratta di spostamenti fissi (ad esempio per andare al lavoro o per l’assistenza a un familiare malato) si può utilizzare sempre lo stesso modulo indicando le cadenze. Se invece si tratta di spostamenti diversi, bisogna compilarne uno ogni volta che si esce. Se al momento del controllo non si è in possesso del modulo si può giustificare verbalmente lo spostamento.

Sì alla boccata d’aria. Ma restando vicino a casa e da soli
È uno dei punti più controversi del decreto perché il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto ai cittadini di rimanere a casa ma non ha vietato in maniera esplicita le passeggiate. E dunque per tutto il giorno ieri si sono rincorse le interpretazioni e alla fine è stato spiegato che le passeggiate «sono consentite purché circoscritte alla propria zona e comunque per una durata di tempo limitata». Se si è in due bisogna mantenere una distanza di almeno un metro. Una modalità simile a quella concessa a chi ha necessità di portare a spasso il proprio cane o comunque deve raggiungere un negozio per fare la spesa oppure andare in farmacia o ancora andare a piedi a portare assistenza a un familiare. Anche chi va a piedi deve portare con sé il modulo di autocertificazione e giustificare lo spostamento in caso di controllo delle forze dell’ordine.

Per l’attività fisica evitare assembramenti. Chiusi alcuni parchi
È l’altro punto controverso del decreto perché non c’è un espresso divieto ma il governo ha raccomandato di non uscire e così per tutto il giorno si sono rincorse le interpretazioni. Il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa ha twittato: «Per chiarezza in tema di coronavirus e comportamenti: lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti». Poco dopo sul sito della presidenza del Consiglio si è deciso di fornire una linea precisa: «Parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro». Alcune amministrazioni locali, previa ordinanza, possono decidere, di vietare l’accesso a parchi o impianti pubblici.

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