Covid: lockdown per Pasqua, scuole chiuse nelle zone rosse

di Redazione
03/03/2021

Nelle zone rosse, dal 6 marzo, si prevede la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Nel nuovo Dpcm, che scatterà il 6 marzo e dovrebbe essere valido per un mese, sono previsti infatti divieti e  restrizioni che conserveranno la propria efficacia anche per Pasqua e Pasquetta. Le regole dettate per il periodo 6 marzo-6 aprile prevedono la divisione “a colori” delle Regioni e resta fino al 27 marzo il divieto – già in vigore – di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

“L’innovazione più rilevante di questo Dpcm, nel merito, riguarda le scuole – ha spiegato il ministro della Salute. La variante inglese, in questo momento prevalente, ha una particolare capacità purtroppo di penetrazione nelle fasce generazionali più giovani e questo ci ha portato, dopo aver ricevuto il parere da parte del Cts a determinare una scelta: ovvero che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno con didattica a distanza e la stessa Dad avverrà nei territori in cui il tasso di incidenza su 100 mila abitanti in 7 giorni sarà pari o superiore a 250. Abbiamo scelto una caratterizzazione che ci consente anche sulle scuole di provare a mettere sotto controllo la curva del contagio – sottolinea il ministro Speranza. Sono misure necessarie e importanti che possono metterci nelle condizioni di governare il contagio”.

Nelle zone arancioni e gialle, invece, i presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nelle zone rosse però saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

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