Da Tusa parte la campagna elettorale di Italia Viva per le Regionali

di Emanuela Raimondi
18/10/2021

Italia Viva avvia ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sicilia e per farlo sceglie il tema della cultura. Ad ospitare l’apertura, domenica 17 ottobre, dalle 10:00 alle 18:00, la sala conferenze del museo-albergo Atelier sul Mare di Antonio Presti, con una tavola rotonda organizzata dal Cantiere Cultura Italia Viva dal titolo “Mecenatismo fra pubblico e privato”. L’intento, quello di accendere un faro sugli scenari futuri della cultura in Sicilia nel post pandemia, parlando di politica e di rilancio e auspicando una cooperazione tra settore pubblico e privato.

Molti i temi caldi: dal ripensamento degli spazi fisici e virtuali dedicati alla cultura, alla formazione scolastica dei giovani per avvicinarli all’arte e allo spettacolo, senza dimenticare le risorse da destinare ad un settore fortemente colpito e penalizzato dalla pandemia.

Promotori dell’incontro il consigliere comunale di Palermo di Italia Viva Francesco Bertolino e l’ex consigliere comunale palermitana Luisa La Colla. A condurre il dibattito il giornalista Rai Davide Camarrone. Presenti il capogruppo di Italia Viva al Senato Davide Faraone e il mecenate Antonio Presti, insieme a numerosi ospiti: in collegamento l’attrice Stefania Sandrelli e Florinda Saieva, co-fondatrice del Farm Cultural Park di Favara; in sala il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, il docente ordinario della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo e responsabile del Sistema museale di Ateneo Paolo Inglese, il relatore del Comitato Europeo delle Regioni Giuseppe Varacalli, l’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri e l’architetto e docente di teologia alla LUMSA di Palermo Sergio Catalano. Presenti anche i sindaci di Mistretta e Brolo, Sebastiano Sanzarello e Giuseppe Laccoto.

Tema centrale quello dello spazio da dedicare alla cultura e da ripensare in positivo. “Parlo molto volentieri di cinema, ma oggi vorrei parlare di spazio, quello che è stato tolto al mondo dell’arte a causa della pandemia – ha detto l’attrice Stefania Sandrelli -. C’è bisogno di parlare di bene comune, di spazi cittadini necessari ad accogliere e formare le giovani generazioni. Bisogna ricavare spazi da far gestire ai promotori della cultura e dell’arte e chiedere dei fondi per realizzarli“.

Un settore, quello della cultura, che insieme alla scuola è stato il più colpito e penalizzato dalla pandemia e che richiede un intervento, un segnale forte da parte delle istituzioni per creare le condizioni di una decisiva ripartenza. “I temi della ripresa economica e dell’emergenza sanitaria rischiano di farci sottovalutare altri settori – ha detto il senatore Faraone -. Le scuole hanno chiuso per prime e riaperto per ultime, abbiamo dovuto spingere per la riapertura dei luoghi di cultura. Questa iniziativa vuole dare un segnale forte: si può riprendere la vita economica, ma solo se riparte anche il settore della cultura. Bisogna quindi recuperare le attività già avviate e programmate negli ultimi due anni”. E continua: “Per ripensare al rilancio c’è bisogno di strumenti e avremo una legge di bilancio che dovrà prevedere le risorse da mettere in campo. Ma c’è anche bisogno di indicazioni sulle modalità di ripartenza – conclude -, quelle che abbiamo chiesto di darci oggi ai nostri ospiti, che sono in grado di rappresentare al meglio i propri ambiti.”

Un invito a indicare soluzioni per ripensare il settore culturale nel nostro Paese, ognuno con le proprie esperienze e competenze e per parlare di mecenatismo, di interazione fra privato e pubblico e di barriere burocratiche. Per farlo Italia Viva ha scelto un luogo simbolo dell’arte collettiva, l’Atelier sul Mare, perché “per fare politica occorre bellezza” – ha ricordato Luisa La Colla -.

E la bellezza e la conoscenza sono la cura all’emergenza culturale, come ha ricordato Antonio Presti: “Non è la pandemia che in questo momento governa, è un pandemonio che ha sottomesso il valore della conoscenza a una dittatura e una schiavitù di ignoranza. C’è un sistema mondiale che, attraverso le tecnologie, manipola milioni di ragazzi, rubandogli l’anima e il sogno del futuro”, che ha continuato: “Noi artisti e uomini di cultura dobbiamo ribellarci a questo processo andando nelle scuole. È lì che la pianta è ammalata ed è lì che bisogna innestarla, per restituire visione della bellezza e valore della conoscenza.”

Altro tema affrontato, quello del mecenatismo e di come le istituzioni devono agevolare le iniziative dei privati, non contrastarle. Il sindaco Sanzarello ha definito Fiumara d’Arte un “luogo centrale della cultura e per la cultura”. “Nel mecenatismo tra pubblico e privato – ha detto – c’è ciò che un mecenate visionario può fare e ciò che la politica invece non deve fare”. Il pubblico deve affiancare il privato e deve guardare con rispetto alla creatività e agli sforzi di realizzazione di opere artistiche e realtà culturali, perché sono di estremo valore per lo sviluppo dei territori.

“Siamo in tempo a prenderci per mano, istituzioni locali e privati – ha concluso -. Qui partiamo sicuramente avvantaggiati dalla presenza di Antonio Presti e l’immenso patrimonio di Fiumara d’Arte”.

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