Devozione e tradizione: a Mistretta tornano festeggiamenti in onore di San Sebastiano

di Giuseppe Salerno
19/01/2018

A Mistretta è tutto pronto per i festeggiamenti in onore del patrono San Sebastiano. Il calendario di appuntamenti, sia religiosi che civili, pensato per coinvolgere e animare Mistretta e l’intero territorio, nel momento di festa che riesce ad affratellare tutti, ha preso il via lo scorso 13 gennaio con lo “scampanio” a festa e l’omaggio floreale con l’accensione della lampada votiva, che rimarrà accesa per tutto il periodo dei festeggiamenti che culmineranno giorno 28 con l’Ippovia e la funzione liturgica, all’Urio Quattrocchi, dov’è stata  pensata, progettata e realizzata, gratuitamente, da professionisti e maestranze locali, l’Edicola Votiva di San Sebastiano.  Il momento culmine delle celebrazioni sarà la solenne processione  per le vie del centro cittadino, prevista per domani alle ore 16. Gli amastratini, in un incontenibile fervore religioso, fremono in attesa del giorno più importante; un  avvenimento caratteristico, non solo sentito dalla comunità mistrettese, ma anche da turisti e visitatori che ogni anno rimangono affascinati dalle due dimensioni indissolubilmente intrecciate: sacro e profano.

Torna il mese di gennaio e torna a Mistretta l’appuntamento religioso invernale più atteso che offre, alla città intera, un momento spirituale assai significativo. In occasione della Santa Messa di domani, prevista per le 11:00, partecipata da Autorità Civili, Militari e Religiose, torna l’appuntamento con la funzione riservata ad elevare, al grado di Confrate, coloro che nella confraternita intitolata al Santo Patrono Martire, hanno completato l’anno di noviziato e, contestualmente, l’ammissione al noviziato di nuovi componenti della confraternita.

Domani, nella città amastratina, torna ad affascinare ed incantare la macchina processionale tra le più ricche della Sicilia con la caratteristica processione  nella quale la preziosa e pesante Vara di legno massiccio e oro, su cui è posta la statua del Santo risalente al 1610, farà il consueto giro (circa un migliaio di metri più corto rispetto al giro della processione estiva)  portata a spalla da 60 portanti in abito tradizionale: camicia bianca e fazzoletto carminio ad esprimere fede e passione, pantaloni in velluto nero e calze in lana filata (pirunetta) per richiamare l’originaria cultura contadina.

Sulle note incitanti delle marce militari, eseguite da due complessi bandistici, la sontuosa Vara attraverserà, di corsa, i suggestivi quartieri nel cuore del centro storico, preceduta dalla Varetta, il fercolo contenente le reliquie di San Sebastiano nella quale sono fissati i ceri, simbolo di grazie ricevute.  Ad incoraggiare i portanti, stremati, via via, dalla disumana fatica, saranno gli animanti e continui applausi  degli astanti che affollano i margini del percorso processionario e corrono vicino al simulacro dall’uscita dalla chiesa, fino al rientro.

La sincera dedizione a San Sebastiano mostra aspetti positivi in cui la comunità amastratina si riconosce e dalla quale emerge l’operato dell’instancabile del comitato dei festeggiamenti: l’associazione pubblica di fedeli laici “Amastra Fidelis”, che da diversi giorni ha messo in moto la macchina organizzativa che prosegue girando a ritmi sostenuti.

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