È criminale chi sporca. Servono controlli e regole educative

di Carlos Vinci
19/08/2021

Da siciliano, da creatore insieme a poche famiglie di pescatori del primo progetto di Pescaturismo d’Italia – Mare d’Amare nel Borgo di San Gregorio, dal 1995 in poi e per decine di anni abbiamo continuato ad esercitare un forte lavoro educativo nel territorio. Abbiamo combattuto l’inciviltà con il volontariato, attraverso idee innovative e di sorveglianza continua. Utilizzando i colori abbiamo ridato vita al borgo, colorando a tema i contenitori dei rifiuti, le facciate delle casette, gli angoli più suggestivi. I bambini italiani e stranieri che venivano in vacanza partecipavano ad attività educative naturalistiche e ambientali, esperienze importanti che ricorderanno con piacere, abbiamo creato attività di collaborazione con tutte le scuole per un lavoro di formazione e di rispetto dei luoghi in cui viviamo, valorizzando sopratutto le tradizioni.

La politica siciliana non ha mai dato vita e supporto a questi progetti educativi sia nelle scuole che nelle attività delle associazioni di volontariato. Ha un approccio solo e sempre diseducativo su tutto ciò che riguarda la gestione dei rifiuti. I rifiuti danno potere, denaro alla criminalità, con la connivenza politica. Non abbiamo imparato nulla dai paesi scandinavi, ma molti di loro venuti a vivere nel nostro paese partecipano alle nostre attività con molto piacere. Oggi anche il Presidente Musumeci e il suo staff politico hanno fallito, insieme a tutte le amministrazioni del passato. Uomini sempre uguali legati ad un vecchio sistema marcio di potere.

Noi oggi lanciamo l’ennesimo appello a questo sistema politico, da Capo d’Orlando in Provincia di Messina, il primo paese antiracket d’Italia, dove attraverso il coraggio di tanti commercianti hanno debellato gli attacchi mafiosi, denunciando gli estortori del pizzo del territorio e confermando le accuse nelle aule dei tribunali. Noi adesso vogliamo essere ascoltati, noi abbiamo le soluzioni, senza dare in cambio ciò che il politico vuole. Il voto. Siamo felici di ciò che facciamo, gli investitori stranieri credono nelle nostre idee perché vedono e toccano con mano i nostri risultati. Ecco, quante di queste piccole realtà educative esistono in Sicilia? Diamogli voce, diamogli collaborazione e aiuto, perché nessun potere criminale potrà distruggere la bellezza naturalistica di questa terra.

La Sicilia ha bisogno di soluzioni, di lungimiranza, di proposte concrete, di qualità, ha bisogno di persone competenti che intercettino le traiettorie possibili di uno sviluppo culturale, urbano e sostenibile.

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