Fase 2: riaprono i barbieri, ecco come si stanno preparando

di Davide Di Giorgi
13/05/2020

Affilano le forbici gli oltre ottomila barbieri, parrucchieri e titolari di centri benessere siciliani che si preparano all’apertura delle botteghe al massimo entro il prossimo 18 maggio. Dopo più di 2 mesi di chiusura imposta dal Governo per l’emergenza Covid-19. I maestri del taglio in questi giorni hanno rivoluzionato gli spazi dove lavorano e si accingiamo a riaprire le proprie botteghe consapevoli del fatto che nulla sarà più come prima.

Abbiamo fatto qualche domanda ad Enzo Pittari, un barbiere di Santo Stefano di Camastra, per capire in che modo in un salone da barbiere, nella Fase 2 di un’emergenza ancora viva, ci si prepara a ricevere i propri clienti.

“Alla riapertura ci stiamo organizzando a ricevere solo per appuntamento e un cliente per volta, sanificando la postazione di lavoro e gli attrezzi tra un cliente e l’altro – ci racconta Enzo. La sala d’attesa piena, specialmente il sabato, dove si poteva discutere un po’ di tutto, dal calcio alla politica o più in generale delle notizie del momento, creando quella particolare atmosfera che ha sempre caratterizzato le sale da barba, in particolar modo qui al sud, rimarrà un piacevole ricordo”

In che modo si presenterà all’apertura ai suoi clienti, troveranno lo stesso Enzo?

“Certamente. Ad accoglierli troveranno lo stesso professionista, con tanta voglia di lavorare e far bene, ma, a differenza di un paio di mesi fa,  lo troveranno con guanti e mascherina. Guanti e mascherina che dovrà indossare anche il cliente per ridurre il rischio di contagio da nuovo Coronavirus.”

Sono stati posti in essere particolari accorgimenti nell’ambiente di lavoro?

“Ho approfittato di questi 2 mesi di chiusura per dare una sistemata al salone: ho tinteggiato le pareti, fatto pulizie straordinarie ma, soprattutto, ho sanificato l’ambiente e provveduto a porre all’ingresso un dispenser di gel igienizzante per le mani che il cliente dovrà utilizzare appena avrà messo piede all’interno del negozio.”

Dal suo punto di vista, considera un’esagerazione l’imposizione di tutti questi accorgimenti?

“Assolutamente no. La prudenza non è mai troppa. La ripresa sarà lunga e costellata di focolai e potrà avvenire solo in presenza di condizioni fondamentali. Sarebbe un errore ripartire facendo finta che non sia mai successo nulla o, peggio, improvvisando.  La rimozione delle misure e dei DPI, come dicono gli esperti, dovrà essere graduale. Solo se  tutti, operatori del settore e clienti, osserveremo le indicazioni si potrà arrivare a ipotizzare il ritorno a una pseudo normalità”.

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