Floresta, Cappadona e la mozione di sfiducia: “Sono sereno”

di Redazione
14/04/2021

La mozione di sfiducia presentata da sette consiglieri del Comune di Floresta contro il sindaco Antonio Cappadona non preoccupa il primo cittadino.

“Mi accusano di aver fatto poco in due anni e mezzo per il paese, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e li ho presentati recentemente nella relazione biennale, basta leggerla – e aggiunge – i Cittadini sanno bene quanto sia diventato “casa comune” il municipio. Sono sereno sul lavoro fin qui fatto, anzi dico che è stato un lavoro ben fatto. Stiano sereni gli oppositori, il popolo è sovrano, libero e non mi preoccupano i giochi di potere, le scacchiere politiche dove si vuol ancor giocare sul futuro di Floresta. Il tempo è sempre galantuomo”. 

“Il mio impegno per Floresta si sostanzia – nei fatti – nel perseguimento costante del bene collettivo, portato avanti con tutta la passione e la determinazione necessaria per conseguire tale e irrinunciabile obiettivo, e mi pare giusto e utile soffermarsi – dice il sindaco – sulla persistente congiuntura economica sicuramente non favorevole con pesante ricadute negative sul tessuto sociale, aggravato nel corso del corrente anno dalla emergenza epidemiologica da SarsCoV2 e su come ha anche in questo contesto ben operato la Giunta. Anche in tal senso determinando che nessun impatto negativo si è avuto nella erogazione dei servizi essenziali essendo stata mantenuta impregiudicata la qualità degli stessi. Abbiamo sempre agito con la dovuta oculatezza e ponendo la massima attenzione nella gestione della spesa e dei bisogni dei cittadini, soprattutto delle classi più a rischio o bisognosi di attenzioni e riguardi come gli anziani, gli ammalati, i bambini”.

“Sono sereno – conclude Cappadona – e mi rivolgo al popolo elettore, e non solo a chi mi ha votato, e posso affermare che la gran parte degli obiettivi del programma elettorale sono stati realizzati; sono consapevole che resta ancora molto da fare ma, con il massimo impegno, onestà e lavoro al termine del naturale mandato, senza sgambetti politici, potranno essere conseguiti tutti gli obiettivi prefissati. Il modo di fare politica del sottoscritto si basa essenzialmente sulla presenza e sul lavoro, e su questo non ammetto repliche”.

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