Galati Mamertino: una serata dei cinque sensi tra cibo, musica e parole

di Redazione
25/08/2023

Galati Mamertino – Una piazza rinascimentale trasformata per una sera in un palcoscenico sensoriale in cui il cibo, la musica, i libri,  sono gli ingredienti per una esperienza fuori dal comune. Tutti sono protagonisti (gli chef, le cantine, i musicisti, gli ospiti, scrittrici e scrittori) in un evento che mette al primo piano il piacere declinato sui cinque sensi. E’ questo lo spirito di “Sapori di notte” tra cibo, musica e cultura che si terrà domenica 27 agosto a partire dalle 18,30 in piazza San Giacomo a Galati Mamertino.

La piazza che recupera il suo ruolo come luogo di confronto ma anche di convivialità e tutti gli appuntamenti previsti hanno questi obiettivi perché al piacere del palato associano il racconto, la spiegazione non didascalica, provano a disegnare una prospettiva. E la piazza torna a essere luogo di canti e cunti con un omaggio a Rosa Balistreri, la “cantautrice” siciliana che ha saputo raccontare, con un voce che resta indimenticabile, la rabbia e il riscatto di questa nostra terra. Un omaggio in due parti, potremmo dire: la prima con la presentazione del libro “La mia casa è un’isola” scritto da Stefania Aphel Barzini; la seconda, che si integra con la prima, con le canzoni di Rosa affidate alla voce appassionata di Oriana Civile.

Il tutto all’ora dell’aperitivo affidato a quattro grandi vini siciliani. Un aperitivo che fa da spartiacque con la seconda parte di questa serata in cui il cibo ha il ruolo che gli è congeniale: stare a tavola per nutrirsi ma anche per apprezzare (e godere) piatti che stimolano i sensi, fanno riflettere, propongono sapori antichi anche se reinterpretati e adeguati a una domanda nuova e che si rinnova costantemente. Non uno show cooking ma un confronto sui piatti con i ristoratori galatesi preceduto da un dialogo con due chef che hanno saputo raccogliere lo spirito dell’innovazione tenendosi ancorati alla tradizione gastronomica siciliana e in particolare dei Nebrodi: da una parte Giacomino Drago, stella della cucina italiana negli Stati Uniti e in particolare a Los Angeles; dall’altra Gaia Campisi, chef dell’Antica Filanda, seconda generazione di una “scuola” di cucina che ha segnato lo sviluppo del settore in Sicilia ma non solo.

Un ragionamento di identità e di prospettiva per la cucina certo ma anche per tutto ciò che sta alla base cioè gli ingredienti e dunque i prodotti, il territorio, la comunità. Che per una sera si raccoglie a tavola, in piazza, per confrontarsi e discutere anche su questo. Con leggerezza.

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