Galati, mercato coperto azzerato: Bruno Natale chiede revoca dell’avviso

di Redazione
16/07/2021

Bruno Natale, ex Sindaco del Comune di Galati Mamertino, chiede la revoca in autotutela dell’avviso pubblico per la locazione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Contura, voluto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nino Baglio. La vicenda era stata sollevata dal nostro giornale e l’ex sindacalista della CISL e candidato sindaco alle comunale del prossimo 10 ottobre, Calogero Emanuele, si era fatto per primo portavoce del malessere che serpeggia in paese. Infatti, leggendo il bando, si nota come le condizioni previste per la locazione siano un vero e proprio affare. Ma è anche l’iter dell’avviso che è finito sotto la lente d’ingrandimento. Infatti Antonella Truglio, ex assessore della giunta guidata da Nino Baglio che ha lasciato in palese dissenso ed è ex consigliere comunale, ha fatto richiesta civica di accesso agli atti.

Adesso interviene anche l’ex primo cittadino Natale che ha inviato una nota via PEC (il bando è in scadenza nella giornata di oggi) al sindaco Baglio: “Tale avviso non è conforme ai dettati dell’attuale normativa, poiché trattasi di un provvedimento che è contraddittorio con i principi di leggi, che prevedono che dopo la convocazione dei Comizi Elettorali vengano adottati solo Atti Amministrativi straordinari, contingibili ed urgenti. In effetti dell’art. 38, comma 5, del decreto legislativo n.267/00, sancisce che dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, l’attività del consiglio comunale viene limitata all’adozione di atti urgenti ed improrogabili e che si estendono anche alla giunta ed al sindaco sicché in questo periodo di transizione possono approvarsi solo gli atti essenziali ed indifferibili, imposti dalla necessaria continuità dell’azione amministrativa, e cioè gli atti in relazione ai quali è previsto un termine perentorio e decadenziale.

Si fa comunque rilevare che in relazione agli atti da adottare si impone comunque la necessità di evitare significativamente quelli pregiudizievoli per l’interesse pubblico o che comunque si prestano ad interpretazioni non univoche vista la delicatezza del momento elettorale.

Si conferma l’obbligo per i consigli comunali fin dalla data di convocazione delle elezioni, di astenersi da qualsiasi attività, ancorché meramente comunicativa, salvo quelle urgenti e improrogabili. Il che, a mio modesto parere tale avviso pubblico oggi contestato, contrasta chiaramente con i principi e dettami contenuti nella ratio dell’art. 38. comma 5 TUEL, ribadendo che l’amministrazione attraverso i suoi organi istituzionale deve anche intervenire per dare una interpretazione e non intenderla come forma di captatio benevolentiae nei confronti degli elettori e viene naturale chiedere se il commissario straordinario che rappresenta il consiglio comunale ed al quale è indirizzata la presente si è compiutamente espresso su questo bando, in tutte le implicazioni che lo stesso comporta.

A tal proposito voglio ricordare che durante la mia amministrazione la valutazione di una superficie di circa un terzo e ad un piano inferiore della stessa struttura venne stabilita da parte degli uffici comunali ad un prezzo analogo a quello del bando, circa 14000 euro annue, con valutazione completamente diversa, visto che la superficie in questione è triplicata. Concludo ricordando che comunque sull’immobile sono stati effettuati notevoli finanziamenti di fondi comunitari – già intorno ai 5 milioni di euro negli ultimi anni oltre al notevole finanziamento iniziale – che impongono un uso collegato e compatibile all’idea progettuale finanziata, fonte peraltro di grandi aspettative per la comunità e per il comprensorio”.

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